L’obiettivo è quello di rimanere competitivi nel settore high-tech . Per questo motivo, il presidente degli USA Barack Obama ha annunciato un finanziamento da 70 milioni di dollari (quasi 50 milioni di euro) per costruire la prossima generazione di robot in grado di affiancare le attività umane, dagli ospedali alle aziende passando per i teatri di guerra.
La somma finanzierà la National Robotics Initiative , compresa nel pacchetto complessivo da 500 milioni di dollari (circa 351 milioni di euro) destinato al settore della tecnologia avanzata .
“Uno dei miei compiti di comando è mantenere un occhio sui robot”, ha affermato l’inquilino della Casa Bianca davanti alla platea del National Robotics Engineering Center dell’Università di Carnegie Mellon, senza lesinare battute di spirito: “Sono contento che i robot che costruite qui sembrino pacifici”.
La National Robotics Initiative sarà raggruppata insieme ad altri progetti elaborati dalla NASA, dalla National Science Foundation (NSF), l’istituto nazionale della salute, il dipartimento dell’agricoltura e altri soggetti. Secondo NSF, l’obiettivo principale dell’iniziativa è la costruzione di macchine intelligenti che possano lavorare fianco a fianco con gli esseri umani , spaziando dalle attività eminentemente intellettuali a quelle industriali. L’elaborazione di metodi di implementazione della robotica in programmi educativi e di ricerca, volti a migliorare la comprensione delle implicazioni sociali, comportamentali ed economiche dell’interazione uomo-macchina, rappresenta una parte importante del progetto.
L’idea è quella di investire nei cosiddetti “attivatori critici” o tecnologie d’ancoraggio , che, una volta approntate, permettono la realizzazione di processi e prodotti a costi competitivi e in tempi ridotti, così come le nanotecnologie hanno permesso la costruzione di materiali più resistenti e più leggeri.
Lo stesso Obama, del resto, ha annunciato , lo scorso anno, lo stanziamento di ulteriori tre miliardi di dollari per la NASA, una parte dei quali destinati alla creazione di robot astronauti.
Cristina Sciannamblo