Forte e chiaro, il segnale lanciato dalla Casa Bianca è contenuto in un memo presidenziale che indica diversi sentieri legislativi per combattere i cosiddetti patent troll , generalmente incarnati da oscure entità commerciali che non producono o vendono alcun prodotto specifico, limitandosi a guadagnare con aggressive strategie legali per la difesa dei diritti di proprietà intellettuale acquisiti .
L’Amministrazione Obama ha così chiesto al Congresso di Washington un nuovo pacchetto di regole contro quei soggetti che minacciano la crescita dell’economia statunitense sparando a raffica dal fortino dei brevetti. Il Presidente vuole una maggiore trasparenza nella gestione delle azioni legali intraprese dai patent troll , offrendo allo stesso tempo strumenti di difesa “dal basso”.
Nel documento diramato dalla Casa Bianca, all’Ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi registrati (USPTO) toccherebbe la realizzazione di un sito Web per raccogliere segnalazioni e testimonianze di quei soggetti finiti nelle grinfie delle aggressive società della proprietà intellettuale. Spesso queste stesse entità commerciali riescono a nascondere molto bene gli effettivi detentori di un determinato brevetto.
L’era della trasparenza annunciata da Obama cambierà questo aspetto, costringendo i patent troll a consegnare carte e documentazioni sui reali detentori degli interessi in ballo . Attualmente i legittimi detentori dei diritti di proprietà intellettuale vengono nascosti dietro società di tipo LLC per la raccolta e gestione dei proventi da eventuali accordi stragiudiziali o vittorie in aula contro società e soggetti terzi.
Poco più di un mese fa, il senatore democratico Charles Schumer aveva presentato al Congresso una proposta di legge volta a rivedere il testo dell’ America Invents Act (AIA), in modo da permettere ai vertici dell’USPTO di analizzare, ed eventualmente invalidare, le sfide legali delle oscure LLC . In un recente documento presentato da Google ai vertici del Department of Justice (DoJ) e della Federal Trade Commission (FTC) si denuncia come l’abuso dei brevetti da parte dei patent troll è costato alle aziende high-tech un totale di 30 miliardi di dollari nel solo anno 2011.
Mentre la Casa Bianca suggerisce il piano d’azione al Congresso, i rappresentanti del gruppo Intellectual Ventures annunciano due nuove cause contro JP Morgan, accusata con altri istituti bancari statunitensi di aver violato un brevetto del 2011 relativo a “sistemi e metodi per autorizzare una transazione tramite carta”. Manco a dirlo, IV è stata spesso indicata come un classico troll dei brevetti, una società creata ad hoc per sfruttare la proprietà intellettuale senza indicare gli effettivi titolari dei vari diritti.
Mauro Vecchio