Dopo essere stato spettatore di tanto clamore, discussioni, critiche e denunce riguardo le incertezze sul futuro di NASA , il presidente americano Barack Obama scioglie i dubbi sul budget garantito all’agenzia per i prossimi anni con un discorso a tema presso il Kennedy Space Center . Le personalità del passato scrivono al presidente e il risultato è un piano che, in fondo, sarà molto meno drastico di quanto si credesse in precedenza .
Alla perdita di centralità dell’esplorazione spaziale negli interessi americani, alla ridotta credibilità e autosufficienza dell’agenzia statunitense rispetto alle altre organizzazioni internazionali, hanno risposto 27 personalità coinvolte in passato in missioni NASA, inclusi il comandante dell’Apollo 13 Jim Lovell e Neil Armstrong (il primo uomo a mettere piede sulla Luna), inviando alla Casa Bianca due lettere piuttosto mordaci.
“Vediamo il nostro programma di esplorazione con equipaggio umano, uno degli strumenti di maggior ispirazione per la promozione della scienza, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica verso la nostra popolazione giovane – recitano le lettere degli ex-NASA – venire ridotto alla mediocrità”. La cancellazione del programma Constellation , e con essa ogni possibile ambizione di ritorno sulla Luna e approdo su Marte, dicono le lettere, è una iattura non solo per il prestigio ma soprattutto per il futuro della comunità scientifica statunitense .
Pare proprio che Obama si sia lasciato convincere dagli scettici e no, con Constellation non morirà NASA né tanto meno le ambizioni statunitensi nella corsa all’ultima Grande Frontiera dell’esplorazione spaziale. Nel suo discorso in Florida Obama ha annunciato lo stanziamento di almeno ulteriori 3 miliardi di dollari per NASA nel corso dei prossimi cinque anni.
I nuovi fondi serviranno a completare la realizzazione dell’enorme booster pensato per trasportare vascelli ed equipaggi verso destinazioni distanti dall’atmosfera terrestre, Luna e Marte compresi , costruire una versione ridotta della capsula Orion che fungerà da veicolo per le fughe di emergenza dalla Stazione Spaziale Orbitante e creare 2.500 nuovi posti di lavoro intorno alle installazioni NASA, in compensazione delle riduzioni di personale già subite o preventivate. Il presidente USA pronostica pure il primo piede umano sul suolo di Marte entro 30 anni: “Conto di essere ancora in giro per vederlo” ha detto con il sorriso sulle labbra.
Il futuro dell’agenzia statunitense sarebbe in sostanza meno magro di quanto sin qui preventivato, e per quanto riguarda il pre-pensionando programma Shuttle NASA intende concludere con un vero e proprio “bang”, svelando al mondo le capacità manuali del suo androide Robonaut2 . Il robot astronauta , pensato per prestare assistenza ai collegi umani grazie a una destrezza manuale senza precedenti e alla capacità di sollevare pesi da 9 chilogrammi, sarà la guest star dell’ultimo equipaggio dello Shuttle Discovery nel corso della missione STS-133 prevista per il lancio entro il prossimo settembre.
Alfonso Maruccia