Obbligo di sede fisica in Russia per Apple e Google

Obbligo di sede fisica in Russia per Apple e Google

Tredici aziende Internet, tra cui Apple e Google, devono aprire un ufficio di rappresentanza sul territorio russo entro il 1 gennaio 2022.
Obbligo di sede fisica in Russia per Apple e Google
Tredici aziende Internet, tra cui Apple e Google, devono aprire un ufficio di rappresentanza sul territorio russo entro il 1 gennaio 2022.

Il Roskomnadzor, servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, ha pubblicato l’elenco delle aziende straniere che devono aprire uffici di rappresentanza sul territorio russo entro il 1 gennaio 2022. Oltre ad Apple e Google ci sono altre undici Big Tech, otto delle quali sono statunitensi. L’obbligo è previsto da una legge in vigore dal 1 luglio 2021.

Blocco parziale o totale in caso di violazione

La legge regolamenta le attività di società estere che offrono servizi Internet agli utenti russi. Tra gli obblighi, validi per aziende Internet con almeno 500.000 utenti giornalieri, c’è quello di aprire una sede fisica in Russia. L’ufficio di rappresentanza locale verrà contattato per chiedere il rispetto di determinate decisione delle autorità, ad esempio la rimozione di contenuti vietati (come già accaduto per Google e Twitter).

Le 13 Big Tech incluse nell’elenco del Roskomnadzor sono: Apple, Google, Meta, Twitter, TikTok, Telegram, Zoom, Likeme, Viber, Discord, Pinterest, Spotify e Twitch. Curiosamente non è presente Microsoft. Probabilmente i suoi servizi non sono ritenuti “pericolosi” dal governo.

Le suddette aziende devono inoltre inserire sul sito un modulo di feedback elettronico con gli utenti russi, registrare un account personale sul sito di Roskomnadzor per interagire con le autorità e installare un contatore di presenze.

In caso di violazione della legge sono previste varie misure coercitive, tra cui il divieto di distribuzione delle inserzioni pubblicitarie, restrizioni sul trasferimento di denaro, il ban sui risultati delle ricerche, il divieto di raccogliere i dati degli utenti e il blocco parziale o totale del servizio.

Fonte: Reuters
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
26 nov 2021
Link copiato negli appunti