OBS Studio 3.10, la prossima versione del noto software pensato per lo streaming, molto diffuso e utilizzato tra i creatori di contenuti, è da poco entrato in fase di beta testing, con diverse novità al seguito che dovremmo trovare nella versione stabile. Come ben sappiamo, OBS è opensource e disponibile gratuitamente per le piattaforme Windows, Linux e macOS.
OBS Studio 3.10: nuove funzionalità per la nuova versione in arrivo
OBS Studio 3.10 dovrebbe introdurre nuove funzionalità, quali i filtri Nvidia Blur e Background Blur mentre, per quanto riguarda l’interfaccia, saranno introdotti nuovi elementi come le barre di scorrimento per le anteprime, oltre al supporto per il formato v210 per l’acquisizione da dispositivi AJA, integrazione con il servizio Amazon IVS, codifica QSV AV1 per i contenuti dello schermo e supporto per le funzionalità di YouTube Chat.
Per quanto riguarda la versione Linux, la prossima versione del software per lo streaming includerà un encoder QSV migliorato, oltre a una modifica alle sorgenti di acquisizione Schermo e Finestra per impedire l’acquisizione in modo implicito. L’Automatic Scene Switcher di Wayland verrà poi disabilitato, insieme alla rimozione del supporto per Ubuntu 22.04 LTS.
OBS Studio 3.10 aggiorna anche i filtri, con la separazione degli effetti audio Nvidia dalla soppressione del rumore, migrando in automatico i filtri esistenti. Viene implementato e rielaborato NVEC con codifica divisa e una modalità denominata Target Quality VBR (CQVBR).
Tra i cambiamenti importanti c’è anche un nuovo messaggio di avviso, quando viene impostata la cattura dalla finestra, che verrà visualizzato se si tenta l’acquisizione di applicazioni WinUI 3 con BitBlt. Per quanto riguarda l’hardware, viene rimosso il supporto per le vecchie GPU Nvidia Kepler.
OBS Studio 3.10 aggiorna anche il certificato per la firma del codice, modifica che, nello specifico, potrebbe causare qualche problema con i software anti-cheat. Come in ogni nuova versione, non manca la classica lista di bug corretti e ottimizzazione del codice.
Mentre il download della beta è già disponibile dalla relativa pagina GitHub, dedicata al software, non dovrebbe mancare molto prima dell’uscita della versione stabile del nuovo aggiornamento.