Roma – Gentile redazione di Punto Informatico, sono da anni un vostro affezionato lettore e non perdo mai un numero del vostro interessantissimo giornale. Sono uno studente in ingegneria informatica, ormai all’ultimo anno di studio e in questo periodo sto seguendo alcune materie specialistiche, alcune anche lontane dall’informatica in senso stretto.
Proprio una di queste materie è condotta da un docente di ben 82 anni! E’ molto preparato nella sua materia, e riesce a trasmetterci molto della sua lunga esperienza: insomma un ottimo professore! Ma veniamo al dunque: nonostante la sua età, questo docente è un buon utilizzatore di computer, che sfrutta anche per esporre le sue lezioni grazie al videoproiettore, ed è un accanito sostenitore dei computer Macintosh per la loro semplicità.
Nulla di strano direte voi, se non che la settimana scorsa ci ha fornito un cdrom con le lezioni in PDF, realizzato naturalmente col suo fidato Mac. Su questo cd, oltre ai file delle lezioni, vi si trovano altri due file nascosti: “Desktop DB” e “Desktop DF”. Non mi erano nuovi, li avevo già visti in vecchi dischetti Mac che erano passati per il mio PC, e immaginavo fossero banali file di sistema del Mac.
Stavolta però li ho aperti, e nel file “Desktop DB”, oltre a varie informazioni di sistema, vi ho trovato anche la cronologia Internet del professore! Siti a luci rosse inclusi! La mia considerazione quindi è: tutto questo voler semplificare l’utilizzo dei personal computer non è un po’ prematuro e rischioso? Se l’utente, come nel caso dei Macintosh, non ha nemmeno il controllo su ciò che va a finire su di un CD che deve distribuire, come può utilizzare con sicurezza un computer?
Michele Dal Corso
Caro Michele
quanto successo al tuo professore capita a tanti ma, va detto, su molte piattaforme, certo non solo su Mac. Sono infatti numerose le applicazioni che possono “tradire” l’autore dei documenti prodotti con esse, documenti che, assieme a testi e altri materiali, conservano anche informazioni riservate.
La soluzione? Curiosità, smanettare, imparare, tenere gli occhi aperti. Sei uno studente e quella del tuo professore è un’ottima lezione;)
Ciao! Alberigo Massucci