Londra – L’uso intensivo di joypad, joystick e altri device videoludici capaci di “vibrare” in modo interattivo nel corso del videogioco può provocare seri danni alle articolazioni delle mani.
La sorprendente dichiarazione è contenuta in una lettera inviata all’autorevole British Medical Journal dagli esperti del Great Ormond Street Children’s Hospital , istituzione pediatrica londinese.
Secondo Gary Cleary e i suoi colleghi, è stato notato lo sviluppo della sindrome da vibrazioni in un ragazzo di 15 anni che per due anni ha avuto dolori alle mani. “Le sue mani – raccontano i medici – diventavano bianche e gonfie se esposte al freddo e successivamente rosse e doloranti al caldo”.
I medici ritengono che il problema del ragazzo risieda nell’uso prolungato della Playstation Sony. A quanto pare, ha passato fino a sette ore al giorno divertendosi con titoli che sfruttano le funzionalità di force feedback. “Il ragazzo – scrivono gli esperti – ha descritto la sensazione di realismo associata alla vibrazione del device quando un veicolo sullo schermo usciva di pista”…
Il dato preoccupante secondo i medici è che ora al ragazzo viene diagnosticata addirittura una sindrome da vibrazioni riconosciuta tradizionalmente come malattia industriale per gli addetti all’uso di macchine e strumenti vibranti. Una malattia che ha portato alla riorganizzazione di numerosi posti di lavoro e all’introduzione di una serie di strumenti capaci di ridurre gli effetti negativi sulle articolazioni. Non è chiaro come gli effetti dell’uso di un martello pneumatico possano equipararsi a quelli dell’uso di un device di gioco ma, a quanto pare, gli specialisti sono convinti che sia possibile.
“I bambini – scrivono i medici – passano molto tempo giocando con i videogame. Le sette ore al giorno del nostro paziente sono eccessive e superano il tempo massimo raccomandato dal produttore: dobbiamo ritenere che una situazione del genere non sia rara”.