Il futuro distopico raffigurato da serie televisive come Person of Interest o da videogame come Watch Dogs potrebbe non essere poi così distante. Il sistema di videosorveglianza progettato da Watrix e destinato all’impiego in Cina è in grado di fare proprio questo: rilevare l’identità di una persona anche senza inquadrarla direttamente, quando è di spalle e persino a volto coperto, mentre sta camminando.
La nuova frontiera della videosorveglianza
Già testato con successo in città come Pechino e Shanghai, è in grado stabilire l’esatta identità di un soggetto a una distanza massima pari a 50 metri, analizzandone l’andatura. Uno strumento non pensato per operare in modo indipendente, ma integrandosi con altri sistemi già operativi, ad esempio quelli per la scansione del viso, innalzandone così in modo considerevole il grado di precisione.
Sorgono ovviamente giustificate preoccupazioni per quanto concerne la tutela della privacy, che però per le autorità del paese asiatico non sembra costituire una fattore prioritario. Queste le parole di CEO del gruppo che l’ha messo a punto, Huang Yongzhen, riportate sulle pagine di Associated Press.
A noi non serve la cooperazione delle persone per essere in grado di riconoscerne l’identità. L’analisi dell’andatura non può essere aggirata semplicemente fingendo di zoppicare, allungando il passo oppure incurvandosi, poiché esaminiamo tutti i movimenti dell’intero corpo.
Un nuovo tipo di biometria, insomma, basata su posizione, prossemia e chissà quante e quali altre componenti. Difficile al momento valutare l’efficienza di tale sistema, ma alla luce dei risultati già raggiunti è possibile che il sistema riesca a ricostruire una sorta di impronta individuale da cui trarre tratti identitari.
Tra sicurezza e privacy
Al fine di sviluppare la tecnologia, Watrix (sostenuta dalla Chinese Academy of Sciences) ha già raccolto finanziamenti per un totale pari a 100 milioni di yuan (circa 12,5 milioni di euro). La finalità dichiarata è quella di impiegare il sistema per combattere il crimine, ad esempio individuando i fuggitivi che si dispersono nella folla mettendo a repentaglio la sicurezza delle collettività. Tra coloro che potrebbero impiegarla in un futuro non troppo lontano figurano le autorità della regione Xinjiang, nel nord-ovest del paese.
Nel dettaglio, il software estrae la silhouette di una persona esaminando più frame di una ripresa video e in questo modo crea un modello che ne riproduce l’andatura, identificandone alcune caratteristiche riconducibili ad un unico soggetto. Al momento non è in grado di effettuare l’analisi in tempo reale (presumibilmente ci si arriverà più avanti), ma richiede una decina di minuti per elaborare circa un’ora di filmati. Dai test condotti finora è emerso un livello di precisione nel riconoscimento del 94%, il che etichetta la soluzione come pronta per un esordio commerciale. Per quanto riguarda l’apparecchiatura, infine, non è richiesto alcun tipo di speciale videocamera.