La paternità delle proprie fotografie sarà presto garantita da un nuovo giochino di Canon. Un sistema biometrico che, integrato ad una macchina fotografica, è in grado di associare la scansione dell’iride alle foto prodotte dal dispositivo. Una forma di watermarking a prova di ladro.
Il meccanismo della “registrazione dell’iride”, spiega il brevetto, sarebbe alquanto semplice: basta scegliere la posizione REG sulla normale rotellina di selezione della fotocamera. Scelto poi uno dei cinque “slot”, che consentono a cinque diversi utenti di impiegare il sistema su quella stessa fotocamera, occorre guardare nel mirino, fissare il riferimento centrale per la messa a fuoco, schiacciare il tasto di scatto et voilà , il “timbro” è pronto.
Da quel momento in poi, si può scattare liberamente: lo speciale watermark viene impresso in ogni singola foto, rendendola univocamente legata a quell’iride che ne identifica, altrettanto univocamente, l’autore.
Data, ora e “timbro”, evidenzia il testo del brevetto, non vengono impressi sulle foto durante lo scatto, ma solo all’atto dello spegnimento della fotocamera, del cambio di memoria o della registrazione di una nuova iride e ciò allo scopo di non rallentare la velocità dell’intera fase di ripresa.
I più curiosi troveranno in questa pagina di Photography Bay tutti i dettagli sul nuovo sistema.
Marco Valerio Principato