L’organizzazione per la cooperazione economica e lo sviluppo (OCSE) ha stabilito che FinFisher, famigerato software di spionaggio informatico venduto dall’azienda tedesco-britannica Gamma International, vìola le norme sul rispetto dei diritti umani stabilite dalla stessa OCSE.
La dura sentenza dell’organizzazione internazionale arriva in seguito a una denuncia presentata al National Contact Point britannico dell’OCSE, denuncia ricevuta da Privacy International, da Reporter Senza Frontiere, da Bahrain Centre for Human
Rights e da Bahrain Watch, riguardante tre dissidenti del Bahrein.
Due dei dissidenti vivevano all’estero quando sono stati presi di mira e spiati con FinFisher, ha spiegato Privacy International, un’accusa respinta da Gamma International ma corroborata da prove che l’OCSE ha ritenuto essere sufficienti per sentenziare sulle responsabilità dell’azienda.
Gamma ha venduto il proprio software a regimi dittatoriali e lo ha fatto in violazione dei principi sui diritti umani dell’organizzazione; non bastasse questo, l’OCSE ha evidenziato la scarsa collaborazione fornita dall’azienda durante l’indagine.
Anche se l’accettazione delle linee guida per il business stabilite dall’OCSE è assolutamente volontaria, per Privacy International la decisione sul caso dei dissidenti del Bahrein rappresenta un momento di chiarezza importante: vendere spyware commerciale ai dittatori non è solo una pratica commerciale irresponsabile, ma anche una violazione dei diritti umani che inchioda le aziende produttrici alle proprie responsabilità.
Alfonso Maruccia