Sono cambiati i tempi: così, o pressapoco, inizia il post che dal blog di Chromium annuncia Octane . Non si tratta di un prodotto destinato al grande pubblico, quanto piuttosto di un passatempo per nerd e uno strumento utile agli addetti ai lavori: un benchmark, o meglio una intera suite di test, in grado di misurare le prestazioni di un browser messo a confronto con problemi e codici tipici del Web moderno . Parola di Google.
L’ obiettivo di Google , già manifestato ai tempi del lancio di V8 , è di far evolvere Chromium (e quindi Chrome) verso un paradigma più orientato alle prestazioni nella vita reale: non a caso la nuova suite attinge a piene mani a codice aperto disponibile in Rete e già utilizzato in alcuni strumenti di uso comune (basti citare il reader PDF di Mozilla, il cui codice è stato utilizzato nel test pdf.js ). In altre parole, più che i numeri contano i fatti: nelle speranze di Mountain View , Octane dovrebbe rappresentare un metro di paragone affidabile per valutare l’effettiva capacità di un browser di destreggiarsi con le web-app moderne, in modo tale da prendere spunto dai successi altrui per migliorare le prestazioni del browser di casa.
Come prevedibile , Octane brilla su Chrome 21, si difende su Firefox 14, boccheggia su Internet Explorer 10 (i test effettuati su una macchina Windows 8 su Core i5 con 4GB di RAM hanno restituto valori nell’ordine dei 9500 punti circa con Chrome, 5500 circa per Firefox e 2500 circa con IE). Interessante la possibilità di farlo girare anche su device come smartphone e tablet: il benchmark, disponibile online per essere eseguito o in forma di sorgenti, rileva da solo eventuali limitazioni della piattaforma e informa prima di avviare il test di possibili buchi nel punteggio (esiste comunque una tabella di compatibilità ufficiale). ( L.A. )