A San Jose è tempo di Oculus Connect 3, conferenza tematica tutta dedicata alla realtà virtuale e ai relativi progetti in cantiere presso i laboratori dell’azienda sussidiaria di Facebook. Le novità tecnologiche non mancano, ma quello che traspare è soprattutto il fatto che la tanto chiacchierata integrazione tra le esperienze “virtuali” e le funzionalità di social networking della creatura di Mark Zuckerberg comincia a tramutarsi in qualcosa di concreto.
Oculus è al lavoro su un nuovo caschetto VR , ha rivelato Zuckerberg sul palco dello “show” californiano, un sistema ancora in fase prototipale che diversamente da Rift non necessita di un computer per immergere il giocatore/utente nei mondi in grafica di sintesi e che intende posizionarsi come un’offerta “di mezzo” tra il succitato Rift e le “scatole di cartone” della VR a basso prezzo per gadget mobile.
Il nuovo HMD dovrebbe funzionare in modalità wireless , e diversamente dai caschetti per cellulari ha la capacità di tenere traccia della posizione dell’utente nello spazio. Se ne parlerà in ogni caso tra qualche anno, ha dichiarato il founder di Facebook.
E per quanto riguarda Rift? Una novità importante per il caschetto Oculus già in commercio riguarda le specifiche hardware minime per il suo funzionamento, ora ridotte in maniera significativa sia sul fronte GPU (NVIDIA GeForce GTX 960) che CPU (Intel Core i3-6100) grazie a una funzionalità per l’incremento “virtuale” dei frame al secondo (45 renderizzati internamente e 90 mostrati all’utente) chiamata “asynchronous spacewarp”.
Il 6 dicembre arriva finalmente il tanto atteso controller Touch , tassello mancante dell’esperienza Rift che costerà 199 dollari e permetterà, grazie all’acquisto di un ulteriore sensore da 79 dollari , di fruire di un’esperienza “full room” come è già possibile sulla piattaforma concorrente HTC Vive. Non mancano ovviamente i nuovi giochi compatibili con il caschetto Rift, così come è stato annunciato un browser ottimizzato per la navigazione Web in virtualità chiamato “Carmel”.
Oculus può ora contare su 250 milioni di investimenti aggiuntivi per nuovi contenuti VR, ha svelato Zuckerberg, e in cambio dei soldi il gran capo di Facebook ha apparentemente imposto una sorta di fusione con pochi compromessi tra il social network e le esperienze virtuali della piattaforma Rift.
Anche se un Facebook totalmente in VR è ancora di là da venire, infatti, il breve demo proiettato da Zuckerberg sul palco di Connect ha mostrato un frammento di quello che le due corporation (Oculus e Facebook) hanno in mente quando parlano di social network in virtualità : gli utenti avranno a disposizione avatar VR in stile Nintendo Mii, potranno interagire con gli “amici” tramite espressioni facciali di sintesi (controllate tramite la pressione di tasti ed eventualmente tracciati da Rift), comporre videochiamate che sanno di telepresenza e molto altro ancora.
Alfonso Maruccia