Quale palcoscenico migliore della Game Developers Conference 2019 per annunciare o mostrare nuovi visori VR? Alla kermesse di San Francisco è toccato a Oculus Rift S, upgrade del ben noto modello Rift che arriverà sul mercato in primavera al prezzo di 449 euro. Migliora rispetto al predecessore grazie alla presenza di un display in alta risoluzione, di un’ottica evoluta e della funzione Passthrough+ che permette di avere una percezione del mondo reale senza togliere il dispositivo.
Oculus Rift S
In fase di progettazione Oculus (sussidiaria del gruppo Facebook) ha collaborato con Lenovo al fine di garantire il massimo possibile del comfort, anche sulla base dei feedback raccolti dai membri della community Legion. Tra i punti di forza, stando a quanto si legge nel comunicato di presentazione, una distribuzione del peso calibrata nel dettaglio, un isolamento ottimizzato dalla luce e un solo cavo per la connessione al PC. Non mancano la tecnologia di tracking inside-out Insight che sfrutta algoritmi di computer vision e un jack audio per l’utilizzo delle proprie cuffie.
Di seguito i requisiti PC suggeriti e minimi per giocare ai titoli compatibili su Oculus Rift S.
Oculus Quest
Presente alla GDC19 anche Oculus Quest, il visore all-in-one che arriverà sul mercato entro l’anno. In questo caso non servirà alcun PC e non si dovranno fare i conti con i cavi, poiché tutte le componenti necessarie all’esecuzione dei giochi saranno incluse nel dispositivo.
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Un device di questo tipo potrebbe finalmente lanciare il VR gaming, fino ad oggi frenato (sia su PC sia in ambito console) dall’esigenza di dover delegare l’elaborazione dei titoli a una macchina esterna. Starà agli sviluppatori sfruttare al meglio le potenzialità di queste piattaforme di nuova generazione, mantenendo così le promesse formulate ormai da parecchio tempo dai player che popolano il mercato della realtà virtuale, sia in termini di gaming sia per quanto riguarda l’intrattenimento multimediale.