OCZ ha sviluppato un’interfaccia di interconnessione proprietaria specificamente pensata per i dischi a stato solido più veloci e, in particolare, per le soluzioni RAID.
Chiamata HSDL (High Speed Data Link), la nuova interfaccia consiste in un controller che si collega al bus PCI Express e ne utilizza i medesimi protocolli per aggregare più canali seriali fisici in un solo canale virtuale.
Il controller di OCZ supporta fino a quattro SSD dotati di connettore SAS e fornisce una massima banda passante di 20 Gbps, dunque notevolmente superiore ai 6 Gbps garantiti dalle più recenti revisioni di SATA e SAS.
“HSDL fornisce agli utenti un modo semplice per trarre vantaggio da un’interfaccia ad elevatissima banda e capace di risolvere le preesistenti limitazioni nell’implementare soluzioni di storage ad elevate performance su schede PCI Express” ha spiegato Alex Mei di OCZ Technology. Quando parla di limitazioni legate alle schede PCIe, Mei si riferisce al fatto che certi sistemi, come i server blade, forniscono spazio insufficiente per le tradizionali soluzioni di storage basate su PCIe. “Con HSDL un utente consumer o un system builder può collegare una sola scheda e interfacciarvi fino a quattro dispositivi di archiviazione con estrema semplicità”.
Con HSDL OCZ corteggia sia i PC consumer di fascia alta, come quelli indirizzati agli hardcore gamer, sia le soluzioni di storage progettate per le workstation e i server blade. L’azienda ha assicurato che i dispositivi collegati al controller HSDL possono funzionare senza l’uso di particolari driver o la necessità di apportare modifiche al sistema operativo. OCZ sta peraltro lavorando con alcuni produttori di componenti per integrare il suo controller direttamente sulle schede madri dei PC.
Alessandro Del Rosso