Con la crisi sempre più dilagante, per molte persone la ricerca di un lavoro è un vero e proprio incubo.
Sfruttando questa debolezza, i criminali informatici hanno incluso il settore degli annunci lavorativi a loro vantaggio, includendo le offerte di lavoro fake tra le loro attività. Come agiscono questi malviventi in tal senso?
Si parla di attacchi complessi ed efficaci che, quando colgono un utente privo di adeguate protezioni, possono fare gravi danni.
Al giorno d’oggi i criminali informatici agiscono in maniera raffinata: messe da parte le e-mail (che molto spesso finiscono in spam), agiscono direttamente su piattaforme specializzate e social media con account fasulli (soprattutto su LinkedIn).
Di fatto, dietro una promessa d’impiego ricevuta online che risulta molto allettante, è bene sempre fare grande attenzione.
Offerte di lavoro fasulle? Un nuovo pericolo per chi naviga online
Ma quali sono i segnali che un’offerta di lavoro è in realtà una truffa? Al di là di ciò che è la logica, esistono alcuni indizi chiari in tal senso.
Per esempio, i truffatori cercano di chiedere il prima possibile il codice fiscale e le coordinate bancarie alla potenziale vittima. Se questi segnali possono risultare vaghi e talvolta non per forza legati allo scam, ve ne sono altri ben più tangibili.
Le presunte compagnie che, per esempio, richiedono pagamenti per formazione o attrezzature proprio al fine di una fantomatica assunzione, usano tali espedienti per sottrarre denaro alle vittime.
Un altro segnale chiaro in tal senso potrebbe essere il rifiuto di comunicare tramite video-chat (Skype o Zoom) pretendendo solo di interagire via chat social o posta elettronica.
Ovviamente poi, proteggere adeguatamente i propri dispositivi elettronici può comunque mitigare i rischi legati a truffe e offerte di lavoro fake.
Utilizzando qualche semplice precauzione e diffidando di offerte un po’ troppo “sbilanciate” a livello di retribuzione, è facile bloccare sul nascere qualunque tipo di frode legata all’ambiente lavorativo.