Martedì 1 agosto 1989. In Italia sono appena passati i Pink Floyd orfani di Roger Waters per un concerto a Venezia che rimarrà nella storia. A un giorno di distanza dal lancio di Nintendo Game Boy in Nord America, fa il suo esordio un pacchetto software destinato a lasciare il segno: Microsoft Office. Non tutti sono a conoscenza del fatto che la sua prima edizione è stata destinata ai computer Macintosh che, di lì a poco, diventeranno i principali competitor del mondo PC. È lo stesso gruppo di Redmond a ricordarlo, nella pagina del sito ufficiale dedicata alle proprie origini.
1 agosto 1989: Microsoft lancia la prima versione della suite Office di applicazioni per la produttività.
È il 1989 e Microsoft ha appena lanciato Office
All’interno del pacchetto (battezzato The Microsoft Office) sono presenti quattro applicativi pensati per la produttività: Word, Excel, PowerPoint e Mail. Ripeschiamo quanto riportato da un comunicato dell’epoca in cui si citano le parole di John Sculley, allora CEO e presidente di Apple.
Fin dal debutto del Macintosh, Microsoft è stato un leader nell’ambito del software business, con prodotti innovativi. Non sorprende che Microsoft sia un pioniere nel portare le applicazioni aziendali tradizionali su CD-ROM.
Did you know that the first-ever versions of Excel, PowerPoint, and Mail started on the Mac? I didn't. Indeed, Microsoft Office 1.0 started on the Mac. Gates once quipped that Microsoft had more people working on the Macintosh than Apple did. https://t.co/FWgatNoOHD pic.twitter.com/IlJBDKgWvC
— Nik Levantis (@niklevantis) July 29, 2018
Per assistere all’uscita dell’edizione Windows bisognerà attendere l’1 agosto 1990, quando la suite arriverà sul mercato in una forma inizialmente priva di Mail.
Oggi, trascorsi oltre trent’anni da allora, il brand Office sta per essere abbandonato, definitivamente. L’annuncio è giunto direttamente da Microsoft, che conferma così la volontà di spingere la transizione agli strumenti della suite 365 e verso le sottoscrizioni periodiche, eliminando la possibilità di acquistare le licenze perpetue. Una decisione che scontenterà molti e che farà piacere a chi propone soluzioni alternative (anche gratuite come LibreOffice), pronti ad accoglierli a braccia aperte.
Lo screenshot utilizzato nell’immagine di apertura è tratto dall’archivio del sito WinWorld.