Quello che ieri si comprava, oggi si affitta, trasformando così i costi fissi in variabili, il cui ammontare è legato alle necessità dell’azienda e – in definitiva – all’andamento del suo business. La tendenza dominante nel mondo della tecnologia non risparmia Microsoft, che ieri ha annunciato il lancio di Office 365, un servizio cloud che nasce come erede della BPOS (Business Productivity Office Suite), puntando su una denominazione meno tecnica e più evocativa dei successi passati e che riunisce Office, SharePoint Online, Exchange Online e Lync Online.
Coincidenza singolare, la novità arriva poche ore dopo l’ addio da parte di Ray Ozzie , l’architetto del cloud computing in salsa Microsoft. Con questa strategia la casa di Redmond va comunue all’attacco di IBM (teorica del cloud computing), e soprattutto di Google, molto aggressiva sul fronte dei prezzi. In queste ore stanno partendo i beta test (che vedono coinvolta l’Italia, oltre a Canada, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Giappone, Messico, Porto Rico, Singapore, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti), con l’obiettivo di avviare la commercializzazione all’inizio del prossimo anno.
Il tradizionale costo per l’acquisizione del software viene sostituito da un canone mensile per l’accesso via Internet al servizio. I prezzi svelano il focus particolare sulle micro e piccole imprese, considerato che al prezzo di 5,25 euro per utente al mese si ha l’accesso a Office Web Apps, Exchange Online, SharePoint Online e Lync Online. Un target che in Italia costituisce la stragrande maggioranza del mondo imprenditoriale (oltre il 90 per cento delle aziende attive) e che interessa alla software house statunitense principalmente per due motivi: è il segmento che più ha sofferto la crisi degli ultimi due anni e oggi si ritrova con le tasche vuote; tradizionalmente è il meno attento ai temi della sicurezza.
Più articolata l’offerta per la Pubblica Amministrazione e le grandi aziende, con la previsione di un ventaglio di soluzioni che possono essere composte in base alle esigenze del singolo cliente e al suo budget in tema di sicurezza, con un range che oscilla dai 2 ai 20 euro mensili (con la versione completa che include la suite desktop Office Pro Plus, oltre a Sharepoint, Exchange e agli altri tool di collaborazione). Anche in questo caso viene abolito il costo iniziale, che costituiva una barriera all’ingresso per le soluzioni Microsoft.
Indipendentemente dalle caratteristiche della clientela, la suite è accessibile da qualsiasi device, fisso o mobile. Un approccio che viene incontro alla crescente tendenza di lavorare in mobilità, anche tra le aziende più piccole. La suite è compatibile con sistemi Windows e Mac recenti, e con Internet Explorer, Firefox e Safari, oltre che (ma solo in parte) con Chrome.
Altre due novità sono previste per Office 365 il prossimo anno: l’inclusione di Microsoft Dynamics CRM Online per offrire l’intera esperienza Microsoft in soluzioni per la produttività aziendale a organizzazioni di tutti i tipi e di tutte le dimensioni. Infine, il debutto nel settore accademico, che metterà a disposizione degli studenti e del personale di istituti scolastici e atenei tecnologie progettate per le esigenze dell’ambito educativo.
Luigi Dell’Olio