Poco importa dove risiedono i file: è lo strumento con cui li si gesisce a contare, secondo Microsoft: per questo motivo, per fare in modo che “Office sia il modo prediletto dagli utenti per lavorare con i documenti”, Redmond ha scelto di aprire Office ai servizi di cloud storage di terze parti, a partire dell’applicazione dedicata agli utenti iOS.
La versione 1.6 delle app di Word , Excel e PowerPoint , già disponibili sull’App Store, offrono agli utenti di iOS8 la possibilità di recuperare ed elaborare documenti stoccati su iCloud Drive e Box, seppure in maniera non proprio immediata .
L’annuncio di Microsoft, che segue di pochi mesi l’ avvio della partnership con Dropbox, promette altresì una integrazione di un numero sempre maggiore di servizi: Google Drive, ad esempio, appare già fra i prossimi candidati. La strategia di Microsoft si estenderà progressivamente anche alle app universali di Office per Windows 10 e alle applicazioni dedicate agli utenti Android, anche se non esiste ancora un orizzonte temporale di riferimento.
Ma non è tutto: Redmond, così come previsto dalla succitata partnership con Dropbox, offre ai gestori dei servizi di cloud storage la possibilità di integrare gli strumenti di Office Online per consentire agli utenti di lavorare sui documenti nel contesto delle loro app. Microsoft, nell’ambito del Cloud Storage Partner Program , sta già lavorando con Box, Citrix e Salesforce.
Gaia Bottà