Nessuno si aspettava questo piccolo segreto all’interno dei Mac e MacBook moderni: il blogger Andy Baio ha scoperto che su macOS si può trovare una copia del white paper originale sui Bitcoin firmato da Satoshi Nakomoto. A partire da macOS Mojave, ovvero dalla versione 10.14, il documento noto altrimenti come “Bitcoin: un sistema di moneta elettronica peer-to-peer” rientra nella dotazione di sistema, ma perché?
I Bitcoin fanno parte di macOS
Anzitutto, come si accede a tale documento? In realtà non è propriamente semplice: bisogna aprire il Terminale e usare questa stringa: “open /System/Library/Image\ Capture/Devices/VirtualScanner.app/Contents/Resources/simpledoc.pdf”. In questo modo, il sistema utilizzerà l’app VirtualScanner per aprire il documento e leggerlo nella sua interezza.
Non si tratta dell’unico documento segreto incluso nel sistema operativo per computer della Mela, ma è la sua natura ad essere anomala. Qual è la ragione per cui si trova al loro interno? Senza conferme provenienti dai diretti interessati, possiamo solo ipotizzare che il documento da 184 Kb sia stato utilizzato per i test della funzione “importa da iPhone” collegata alla Continuity Camera.
Secondo quanto dichiarato da Baio, un contatto anonimo gli avrebbe “messo la pulce nell’orecchio”, confermando la presenza del whitepaper del Bitcoin dopo che la stessa Apple lo ha archiviato come “problema”, la cui risoluzione spetta proprio all’ingegnere che ha inserito il PDF nel sistema operativo.
Che si tratti di un inside joke o di un documento placeholder utilizzato banalmente per le prove delle feature sopra citate, resta una piacevole vista che evidenzia uno spirito non troppo serio. Chissà se infine verrà rimosso!