La musica come sperimentazione totale è la visione di Yuri Suzuki, un creativo appassionato delle sette note che ama rivisitare gli oggetti per trasformarli in produttori di suoni. L’artista giapponese insieme al collega Mark McKeague sono la mente e il braccio di Dentaku , società di design votata alla contaminazione tra musica e tecnologia che ha sede a Londra, capace di attirare l’attenzione realizzando strumenti musicali unici e fuori dai canoni con bottiglie di birra e robot colorati. Attratti dall’idea di aprire il pianeta del suono ai neofiti, Suzuki e McKeague hanno ideato e sviluppato Ototo, un sintetizzatore sperimentale che permette di trasformare qualunque oggetto in uno strumento.
Un mini circuito grande quanto una vecchia musicassetta munito di quattro sensori, touchpad, jack per cuffie, altoparlante e dodici ingressi (le linguette triangolari) per collegare l’oggetto-strumento. Così si presenta Ototo, concepito per offrire agli appassionati di musica non appassionati di programmazione l’opportunità di liberare la propria energia e fantasia.
Per sbizzarrirsi con i 50 suoni registrati (che saliranno a cento) di Ototo basta attuare il collegamento mediante morsetti per battere il ritmo che vi risuona in testa. Volume e tono si modificano a propria scelta e per la ricarica c’è una porta micro Usb o la batteria. Nei test effettuati per strada i passanti londinesi si sono divertiti a suonare con pentole, origami, arance, che sono solo alcuni esempi dei potenziali oggetti rivoluzionati da Ototo, un sistema open source basato sulla library Mozzi di Arduino.
Fratello minore di Oplab , scheda di sperimentazione musicale dedicata ai professionisti del suono, Ototo (che in giapponese significa appunto fratello minore) è la base ideale per chiunque voglia imparare a giocare con i suoni.
Anche se progettato per essere utilizzato in maniera libera e spontanea, McKeague ha confermato che stanno ultimando una guida all’uso di Ototo.
Disponibili al momento in cinquanta esemplari, il mini sintetizzatore ha conquistato Matthew Trivett, produttore-insegnante e mente di Near Now , programma per lo sviluppo e il sostegno di piattaforme interattive finanziato anche dal governo inglese. “Siamo rimasti entusiasti davanti alle potenzialità di Ototo, sia come strumento accessibile a tutti per imparare le basi del physical computing, sia come strumento avanzato per l’espressione artistica”, ha dichiarato Trivett, che ha già ordinato una scorta di sintetizzatori. Trovati i fondi necessari per la produzione di massa, Ototo arriverà nei prossimi mesi sul mercato con un prezzo incluso tra 50 e 65 sterline.