Open Government Partnership: Italia rieletta

Open Government Partnership: Italia rieletta

L'Italia è stata confermata nel comitato alla guida dell'Open Government Partnership e potrà portare avanti la propria idea di Open Gov.
Open Government Partnership: Italia rieletta
L'Italia è stata confermata nel comitato alla guida dell'Open Government Partnership e potrà portare avanti la propria idea di Open Gov.

L’Open Government Partnership (OGP) ha confermato il ruolo dell’Italia alla guida dell’iniziativa: non solo il nostro paese conserva il proprio ruolo all’interno del comitato organizzativo, ma risulta altresì eletta con il maggior numero di voti tra i quattro candidati dell’ultima elezione.

L’Open  Government  Partnership  (OGP) è un’iniziativa multilaterale di Governi per la promozione di politiche innovative che rendano  le istituzioni pubbliche più aperte e responsabili, realizzando la trasparenza della pubblica amministrazione, la lotta alla  corruzione e i principi della democrazia partecipata. L’Italia ha aderito all’OGP nel 2011 ed ha presentato il primo Piano d’azione nel 2012. Questo piano prevedeva misure per la trasparenza, l’integrità, la semplificazione e politiche di open data a sostegno  della  collaborazione e partecipazione dei cittadini all’attuazione delle politiche pubbliche.

Italia confermata nell’Open Government Partnership

Il comitato in uscita vedeva come rappresentanti i membri di Italia, Canada e Africa del Sud. Quest’ultima non poteva però concorre ad una nuova rielezione poiché al termine del secondo mandato consecutivo: Canada e Italia ottengono la rielezione, con re-insediamento a partire dal 1 ottobre prossimo, accompagnate dalla nuova entrante Kenya.

Il ruolo di leadership nel comitato è fondamentale per tenere assieme i governi, la società civile e gli altri stakeholder per assicurare una aperta ed efficace risposta per costruire la fiducia della cittadinanza e rinvigorire la democrazia post-Covid-19.

Sanjay Pradhan, CEO OGP

Il comitato è composto da 22 membri (11 di origine governativa e 11 dalla società civile, ognuno dei quali impegnato pressapoco mezza giornata a settimana al servizio delle finalità del comitato) e la rappresentanza ha ricambio continuo per garantire al contempo massima rappresentatività e massima linearità nel perseguimento degli obiettivi dell’iniziativa.

L’Open Govenrnment Partnership si avvicina ormai al decennale dalla fondazione confermando la propria mission: determinare standard e best practice per rendere più “aperta” l’amministrazione dello Stato, più trasparente il rapporto con i cittadini e più partecipativa la vita politica. Per Open Gov si intende specificatamente un nuovo modo di fare politica, in modo più aperto e coinvolgente, cambiando alla radice i modelli decisionali per far sì che Stato e cittadino possano dialogare con maggior vicinanza e fiducia senza la necessaria interpolazione politica. Ne conseguono una molteplicità di iniziative per l’accesso ai dati, ai documenti ed a tutto quel che la macchina statale può mettere a disposizione di quanti vogliano prendere parte attiva nel processo civile di amministrazione del bene collettivo.

Questi gli obiettivi che la rappresentanza italiana nella partnership dichiara apertamente alla base della propria azione:

  • Trasparenza
    I cittadini devono poter accedere a tutte le informazioni necessarie a conoscere il funzionamento e l’operato delle pubbliche amministrazioni. I dati devono, inoltre, essere diffusi in formato aperto (open) per garantirne il riutilizzo e la rielaborazione“;
  • Partecipazione
    Cittadini, organizzazioni della società civile e imprese devono essere coinvolti nei processi decisionali e nella definizione delle politiche nazionali e locali contribuendo con idee, conoscenze e abilità al bene comune e all’efficienza delle amministrazioni“;
  • Cittadinanza digitale e innovazione
    Le nuove tecnologie rendono l’amministrazione più efficiente e facilitano la trasparenza e la partecipazione civica. L’OGP promuove lo sviluppo di piattaforme pubbliche per la fornitura di servizi, l’espansione della cittadinanza digitale e la condivisione di idee e informazioni“.

I programmi specifici che il nostro Paese sta portando avanti in tema Open Gov sono disponibili all’interno del 4° Piano d’Azione 2019-2021 (le cui basi sono state poste dall’ex-ministro Bongiorno e dal Dipartimento della funzione pubblica fin dal 2018).

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Pubblicato il
29 mag 2020
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