Sono passate poche settimane da quando un giudice de L’Aia obbligava i provider olandesi Ziggo e XS4ALL a chiudere tutti gli accessi all’ormai ex-tracker BitTorrent The Pirate Bay. Una vittoria agognata per l’agguerrita organizzazione anti-pirateria BREIN, al centro di una fase rovente contro le condivisioni illecite tra i marosi della Baia.
Forti dell’ordinanza a carico dei due fornitori di connettività, i vertici di BREIN hanno cercato di imporre i sigilli DNS ad altri ISP olandesi. Ma i responsabili di KPN e T-Mobile si sono rivelati avversari ostici, non affatto intenzionati a far calare l’oscurità sui vari domini legati a The Pirate Bay .
Il provider KPN ha sottolineato come il blocco della Baia rappresenti una misura eccessiva che potrebbe ripercuotersi sull’intimo funzionamento della rete Internet. Anteponendo interessi commerciali privati in nome del diritto d’autore. L’industria dei contenuti dovrebbe invece concentrarsi su distribuzioni legali più efficaci e attraenti per gli utenti .
Stesso discorso fatto da T-Mobile, che non intende soddisfare le richieste di BREIN fino all’intervento di un giudice competente . La legge olandese risulterebbe molto chiara al riguardo. A questo proposito, il Parlamento d’Olanda potrebbe votare entro il prossimo giugno una proposta di legge che obblighi i vari ISP al blocco dei siti in violazione del copyright.
Mauro Vecchio