Il progetto OLPC sembrava finalmente aver iniziato a ingranare , ma si stagliano all’orizzonte delle minacce per Negroponte e per il suo laptop solidale destinato ai bambini dei paesi emergenti.
Se OLPC minimizza il rischio posto dalla potenziale concorrenza di Microsoft e Intel, qualche preoccupazione in più è suscitata dalla rivendicazione di LANCOR, un’azienda nigeriana che ha accusato OLPC di aver intenzionalmente violato un suo brevetto.
L’oggetto del contendere è la tastiera di XO: approfitterebbe delle tecnologie sviluppate da LANCOR, registrate presso l’Ufficio Brevetti nigeriano. OLPC, spiegano i legali di LANCOR, avrebbe acquistato “due tastiere multilingue KONYIN con l’intento di effettuarne illegalmente il reverse engineering del codice sorgente per usarlo nei laptop XO”.
Ma dalla Nigeria, per OLPC, non giungono solo cattive notizie. Nonostante il governo recentemente insediato abbia espresso sfiducia nei confronti di un progetto forse troppo ambizioso per scuole “che non hanno banchi da offrire ai loro studenti”, la sperimentazione in una scuola locale si è conclusa con successo. ( G.B. )