La produzione e la diffusione mondiale dei cosiddetti laptop da 100 dollari non hanno mai reso la vita troppo semplice a Nicholas Negroponte e alla sua One Laptop Per Child Foundation (OLPC). I piccoli computer in bianco e verde da destinare ai bimbi più poveri e affamati di tecnologia ne hanno viste tante, da prezzi mai del tutto vicini ai 100 dollari alla scomunica da parte del guru di GNU Richard Stallman in seguito all’adozione del sistema operativo di Microsoft. A maggio 2008, lo stesso Negroponte aveva annunciato lo sviluppo di una seconda generazione di XO, molto simile al formato ebook. Ora, sembra che le cose siano cambiate nuovamente.
Nel corso di un’intervista con Xconomy.com , Negroponte ha spiegato che la versione 2.0 del laptop XO è stata accantonata, in favore di due nuove soluzioni. La prima, un modello 1.75 che ha praticamente lo stesso design, ma è dotato di una CPU ARM. XO 1 montava una CPU x86 di AMD e la decisione di passare ai processori ARM era stata già presa lo scorso marzo, quando OLPC aveva spiegato di aver bisogno di una macchina più potente capace di consumare di meno.
La seconda soluzione illustrata da Negroponte consiste nel modello 3.0 , dal design completamente differente. “Non c’è molto da dire al riguardo – ha specificato Negroponte – se non alcune delle caratteristiche che vorremmo per questo modello 3.0. Si tratta di una sorta di singolo foglio plastificato, infrangibile e resistente all’acqua”. Il nuovo laptop per i paesi in via di sviluppo, si apprende nell’intervista, sarà disponibile entro il 2012 al prezzo di 75 dollari.
Alla domanda relativa ad eventuali nuovi obiettivi di OLPC, Negroponte ha risposto: “Abbiamo separato la fondazione dall’associazione, creando due entità non profit distinte, OLPC e olpc”. All’associazione spetterà il compito di gestire vendite e sviluppo, mentre alla fondazione toccheranno tematiche come quelle relative ai progetti umanitari e agli affari legali. Parentesi, infine, per i paesi che potrebbero ricevere a breve i laptop: Afghanistan e Pakistan rimangono ancora obiettivi importanti, ha spiegato Negroponte, mentre Gaza ha recentemente dato il suo consenso per le spedizioni tecnologico-umanitarie.
Mauro Vecchio