Il Dipartimento per la trasformazione digitale ha annunciato un traguardo importante previsto dal PNRR (Piana Nazionale di Ripresa e Resilienza). Oltre 1.200 Comuni e scuole hanno effettuato la migrazione sul cloud di sistemi, dati e applicazioni. Ciò è stato possibile grazie agli avvisi pubblicati sulla piattaforma PA Digitale 2026 per la misura 1.2.
Servizi migliori per cittadini e aziende
La misura 1.2 “Abilitazione e facilitazione delle PA locali nella migrazione al cloud” del PNRR mette a disposizione circa un miliardo di euro per la migrazione di sistemi, dati e applicazioni delle PA locali su cloud qualificati. Il Dipartimento aveva comunicato ad aprile che oltre 14.000 enti (Comuni, scuole e ASL) hanno aderito agli avvisi pubblici.
La roadmap del PNRR prevedeva la migrazione al cloud di almeno 1.064 enti entro il 30 settembre 2023. Il traguardo è stato superato con oltre 1.200 Comuni e scuole. Grazie al cloud, cittadini e imprese potranno accedere a servizi migliori. I Comuni possono gestire in modo più efficiente i bilanci annuali e pluriennali, semplificare l’archiviazione della documentazione e il rilascio di certificati, rispettando elevati standard di privacy e sicurezza.
Il cloud permette invece alle scuole di conservare le informazioni relative a presenze, esami e andamento didattico degli studenti, libri di testo e votazioni finali. Possono inoltre ampliare gli strumenti digitali per la gestione del personale e dell’inventario, a vantaggio della pianificazione didattica.
Alessio Butti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione, ha dichiarato:
Abbiamo collaborato strettamente con le realtà locali per raggiungere l’obiettivo nazionale, superando le aspettative del PNRR. Con l’adozione del cloud, i Comuni potenziano i servizi fondamentali, come la digitalizzazione degli atti e dei registri dello stato civile e il rilascio dei certificati. Parallelamente, anche il mondo dell’istruzione trae benefici significativi, poiché le scuole, sempre attraverso la migrazione al cloud, possono affinare la gestione dei dati, delle risorse e dell’intero processo di pianificazione didattica. Si tratta quindi di una tappa importante nel percorso, intrapreso da questo Governo, volto a rendere il Paese più efficiente e innovativo.