Omicron impenna, ma non è un virus: è una criptovaluta

Omicron impenna, ma non è un virus: è una criptovaluta

Omicron non è soltanto una variante pandemica, ma è anche una criptovaluta che approfitta del virus sequenziato in Sudafrica per gonfiare il proprio valore.
Omicron impenna, ma non è un virus: è una criptovaluta
Omicron non è soltanto una variante pandemica, ma è anche una criptovaluta che approfitta del virus sequenziato in Sudafrica per gonfiare il proprio valore.

Omicron impenna. Lo fa con un tasso di crescita che, se stessimo parlando della nuova variante nota a tutti per le cronache legate alla pandemia, ci sarebbe davvero da preoccuparsi. Invece l’Omicron di cui stiamo parlando è tutt’altro: si tratta di una criptovaluta che con la variante Covid ha in comune soltanto il nome. Ma evidentemente questo minimo e casuale punto di tangenza tra le due sfere è più che sufficiente per giustificare quel che sta accadendo in queste ore.

Omicron, +900% in 24 ore

Omicron è una criptovaluta relativamente anonima, nata nel mese di novembre ed immediatamente esplosa non appena la sigla $OMIC ha iniziato a fare capolino in connessione con le notizie relative alla variante sudafricana. Il fatto che la B.1.1.529 abbia preso il nome della lettera greca utilizzata per la criptovalute è la scintilla unica che possa giustificare quanto avvenuto in seguito: il prezzo è passato nel giro di poche ore da 70 dollari a 400, quindi ha rallentato per poche ore per spingersi infine oltre 600 dollari. Il guadagno assomma ad una crescita del 900% in un solo giorno. Il valore è piombato a 200 nelle ore successive (probabilmente sulla scia di immediate vendite speculative) per poi tornare sopra quota 400 dollari.

Eppure di Omicron si sa nulla o quasi. Sarebbe basata su Arbitrum, avrebbe un cap massimo di 1 milione di $OMIC da minare e sarebbe ad oggi disponibile esclusivamente su exchange SushiSwap. Quanto successo con la moneta $SQUID non sembra essere stato sufficiente, insomma: l’ennesimo exploit ha preso forma dietro un hype che, secondo le analisi Bloomberg, dimostra semplicemente quanto il mercato delle criptovalute sia in grado di generare scarsità artificiale sulla quale costruire valore. La crescita di queste ore viene definita “una scommessa sull’attenzione”, un modo per gonfiare il valore grazie alle pulsioni speculative di quanti tentano la puntata con mordi-e-fuggi in rapida successione che fanno inevitabilmente lievitare le quotazioni. All’interno non c’è però nulla a supporto della scommessa e solo ulteriori elementi in grado di trattenere l’attenzione potrebbero giustificare valutazioni consolidate a certi livelli.

Il mondo ha ora a che fare con due Omicron, ma entrambe potrebbero avere meno conseguenze di quanto non abbiano lasciato presagire alla loro comparsa. In entrambi i casi serve soltanto un po’ di tempo ancora per capire quale traiettoria riusciranno a conquistarsi.

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Pubblicato il
1 dic 2021
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