Potrebbe rappresentare un punto di svolta, dando una lezione a gran parte dei giornali del mondo su almeno due delicatissime problematiche: come riuscire a far pagare i lettori per le news online, e come rendere redditizie le cronache locali . Almeno stando alle recenti dichiarazioni di Pierre Omidyar, già fondatore e CEO della nota casa d’aste del web eBay.
Verrà infatti inaugurato il prossimo 4 maggio lo spazio d’informazione online Civilbeat.com , interamente dedicato alle cronache di Honolulu nonché creato per affollare un’arena civica di discussione in territorio hawaiano . Arena ovviamente digitale, vista da Omidyar come un luogo dove i cittadini possano scambiarsi idee e opinioni, per discutere a mezzo elettronico delle varie problematiche interne alla propria comunità.
Discussioni che tuttavia avverranno all’ombra di un paywall , voluto dal fondatore di eBay nel tentativo di dare una scossa al business delle news online. I lettori interessati dovranno in pratica sborsare una cifra che si aggira sui 20 dollari (circa 15 euro) per un mese di abbonamento a Civilbeat . Dollari che per Omidyar sarebbero ottimamente spesi , dal momento che il suo sito rivoluzionerà il modo di intendere il giornalismo.
“È davvero critico trovare un modo migliore per mettere in contatto il giornalismo con i comuni cittadini – ha spiegato il ex-CEO di eBay – Credo che sia questo stesso contatto a mancare attualmente. L’industria delle news si è preoccupata del suo stesso declino, perdendo la possibilità di reinventarsi”. E Civilbeat , come nuova startup, riporterebbe le cronache dritto al centro del dibattito, sempre secondo Omidyar.
Alla base del nuovo spazio online, l’idea fondamentale che il cittadino debba essere anche reporter , inserendo post e partecipando attivamente agli sviluppi di un determinato fatto. Una sorta di esempio, da applicare non solo a Honolulu, ma anche in tutte le comunità locali del pianeta informazione.
Ma c’è anche un’altra caratteristica basilare di Civilbeat , frutto di un’altra scelta strategica di Omidyar. In modo da prevenire la pubblicazione di commenti osceni, razzisti o comunque lontani dallo spirito della discussione, il sito ha deciso di abbandonare ogni traccia di anonimizzazione . Come ha spiegato il CEO di eBay, “instaureremo un rapporto con ognuno di loro, quindi li conosceremo uno ad uno”. Certo, sempre che decidano di pagare per entrare nell’arena civica delle news online.
Mauro Vecchio