Una passatina di antivirus e… puff, email sparite. È quanto è capitato ad alcuni degli utenti di Outlook e Outlook Express che, nelle ultime settimane, hanno utilizzato il servizio antivirus Windows Live OneCare di Microsoft .
Come spiega lo stesso big di Redmond, il problema deriva dal fatto che quando OneCare incontra un allegato di posta elettronica infetto non mette in quarantena la singola email, ma l’intero file “.pst” o “.dbx” contenente la cartella virtuale in cui sono archiviati i messaggi. Il formato PST viene utilizzato da Outlook anche per memorizzare appuntamenti, eventi e dati per il lavoro di gruppo.
Fortunatamente, se l’antivirus non ha ancora provveduto a cancellare definitivamente i file, l’utente è quasi sempre in grado di ripristinare il funzionamento della propria mailbox ricorrendo alla funzione Restore di OneCare, accessibile dalle impostazioni relative allo scanner antivirus. Perché la cosa non si ripeta, l’utente dovrebbe anche eliminare le estensioni “.pst” e “.dbx” da quelle controllate dal programma. In ogni caso, Microsoft ha detto che correggerà il difetto domani con il rilascio di un aggiornamento al motore di scansione del proprio antivirus.
Stando a quanto riportato da ZDnet , il bug è emerso per la prima volta un anno fa in alcune versioni beta di OneCare, ed è stato poi corretto nella versione 1.0. A quanto pare è stato inspiegabilmente reintrodotto con la versione 1.5.
Sul problema ha dedicato un ampio approfondimento BetaNews , mentre i più tecnici possono trovare in questo post qualche dettaglio su dove e come OneCare mette in quarantena i file infetti.
La scorsa settimana Windows Live OneCare ha dovuto incassare la bocciatura di AV-Comparatives , una nota organizzazione australiana che ogni tre mesi mette a confronto l’efficacia dei motori antivirus dei più diffusi software di sicurezza. Nei test di febbraio , che vedevano in gara 15 concorrenti, OneCare si è classificato all’ultimo posto con l’82,4% delle minacce rilevate.