OnePlus ha presentato ufficialmente OnePlus 2 , smartphone basato su una versione personalizzata di Android che intende sfidare i telefonini di alto profilo con specifiche tecniche di tutto rispetto e – soprattutto – un prezzo a dir poco conveniente rispetto alla concorrenza.
OnePlus 2 è il “flagship killer” del 2016, sostiene il produttore cinese OnePlus, un terminale nato dal successo inaspettato del primo modello ma con una prospettiva molto più ampia sia nelle possibilità di vendite che nei mercati raggiungibili in tutto il mondo.
In sostanza, OnePlus 2 è uno smartphone con sistema operativo OxygenOS – vale a dire Android 5.1 meno i servizi di Google – e una fascia di prezzo compresa fra i 300 e i 400 dollari, o fra i 339 e i 399 euro in Italia e nel Vecchio Continente . Il SoC alla base del terminale è un chip octa-core Qualcomm Snapdragon 810 a 64-bit e 1,8 GHz di frequenza, la RAM disponibile è di 3 o 4 Gigabyte, lo storage interno di 16 o 64GB, il display è un 5,5″ Full HD, la fotocamera principale è da 14 megapixel mentre quella sul fronte è da 5 mp.
Oltre al solito mix di sensori, accelerometri e giroscopi integrati, OnePlus 2 può vantare anche la presenza di un lettore di impronte digitali e una porta USB di tipo C, caratteristiche in genere disponibili su terminali molto più blasonati e dal prezzo decisamente superiore a quello del “piccolo” terminale cinese.
Di piccolo, OnePlus, ha in realtà ben poco: la società cinese ha deciso di trasmettere la presentazione ufficiale di OnePlus tramite una app con streaming in realtà virtuale (di cartone) e approccio anticonvenzionale, mettendo a frutto l’ enorme crescita che l’azienda ha sperimentato in questi due anni – da un team di 10 persone a 900 dipendenti in diversi continenti. L’ex-start-up cinese si è preparata al gran salto , da alternativa sconosciuta a nuovo marchio sulla bocca di tutti gli appassionati di gadget Android.
Alfonso Maruccia