Ieri la presentazione ufficiale del nuovo OnePlus 6T, new entry nel catalogo del produttore che negli anni scorsi è riuscito a conquistare il favore del pubblico con la sua linea di flagship killer. Il nuovo modello costituisce l’evoluzione del predecessore annunciato a maggio (OnePlus 6): tra le novità spicca la tecnologia Screen Unlock che non fatichiamo a prevedere diverrà uno standard a breve.
OnePlus 6: Screen Unlock
Il tradizionale lettore di impronte digitali per lo sblocco dello schermo sparisce, sostituito da un sensore ottico posizionato sotto lo schermo che basa il proprio funzionamento sull’interazione tra hardware e software: il sistema migliora col passare del tempo il riconoscimento del polpastrello, incrementando velocità e affidabilità, consentendo l’accesso alla homescreen in soli 340 ms. Ne beneficia anzitutto il design, che così vede eliminata dalla scocca una componente altrimenti da posizionare sul lato anteriore insieme al display oppure sul retro in prossimità delle fotocamere. Un approccio di questo tipo, va detto per completezza d’informazione, era già stato sperimentato all’inizio dell’anno da Vivo con lo smartphone X20 Plus UD.
Due gli elementi che emergono: una volta di più il display concentra funzionalità, tanto che nel giro di pochi mesi potrà integrare tanto il lettore di impronte (precedentemente posteriore o sul pulsante Home), quanto la fotocamera anteriore (oggi ospitata spesso all’interno del notch); inoltre la facilità d’uso rende più rapido l’accesso ad uno smartphone bloccato, incoraggiando la sicurezza del device. Una piccola grande novità, insomma, destinata a migliorare in modo impattante l’esperienza d’uso sul dispositivo.
Oneplus 6T: le specifiche
Dando uno sguardo al resto delle specifiche tecniche figurano anche il display Optic AMOLED da 6,41 pollici (19.5:9, screen-to-body ratio 86%) con teardrop notch protetto da una superficie Gorilla Glass 6, un comparto fotografico evoluto con doppia fotocamera posteriore (16+20 megapixel, OIS, EIS) e singolo sensore frontale (16 megapixel, EIS). La potenza di calcolo è affidata al processore Qualcomm Snapdragon 845 già visto in azione sulla maggior parte dei top di gamma di quest’anno, affiancato dalla GPU Adreno 630. La batteria ha una capacità pari a 3.700 mAh e beneficia della tecnologia Fast Charging, ma non della ricarica rapida nonostante la scelta del vetro come materiale per la scocca.
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6T è inoltre il primo smartphone del gruppo a perdere il jack audio da 3,5 mm per la connessione di cuffie o auricolari, costringendo così all’utilizzo di un modello con cavo USB Type-C, wireless oppure all’impiego dell’adattatore fornito in dotazione. Il tutto in dimensioni pari a 157,5×74,8×8,2 mm e con un peso che si attesta a 185 grammi. Lato software, il sistema operativo preinstallato al lancio è Android 9 Pie con interfaccia personalizzata OxygenOS.
Sarà possibile acquistare OnePlus 6T anche in Italia a partire dal 6 novembre, al prezzo di 559 euro per la versione Mirror Black con 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna. Chi lo desidera potrà optare per l’edizione con 8 GB di RAM e 128 GB di storage proposta a 589 euro (Mirror Black o Midnight Black), mentre quella con 8 GB di RAM e 256 GB di spazio sarà in vendita a 639 euro, solo nella colorazione Midnight Black.