OneWeb ha comunicato la sottoscrizione di un accordo con SpaceX per il lancio dei rimanenti satelliti. L’azienda inglese, finanziata dal governo britannico, dovrebbe quindi completare la costellazione entro fine anno, ma non ci sono conferme. Il Roscosmos aveva chiesto il rispetto di specifiche condizioni per continua a fornire i razzi Soyuz, utilizzati per i precedenti 13 lanci.
SpaceX in soccorso di OneWeb
All’inizio del mese, OneWeb aveva comunicato la sospensione dei rimanenti sei lanci dal cosmodromo di Baikonur che dovevano essere effettuati con i razzi Soyuz. Il Regno Unito, principale azionista dell’azienda, ha appoggiato le sanzioni imposte contro la Russia, pertanto il Roscosmos aveva chiesto il rispetto di due condizioni: ritiro della partecipazione del governo da OneWeb e conferma che i satelliti non verranno utilizzati per scopi militari.
Ovviamente la risposta è stata negativa. L’agenzia spaziale russa ha quindi rimosso il razzo dalla piattaforma di lancio (programmato per il 5 marzo) e restituito i 36 satelliti a OneWeb. L’azienda inglese ha oggi comunicato che i futuri lanci verranno eseguiti da SpaceX (il primo è previsto entro l’estate). Per completare la costellazione devono essere posizionati in orbita terrestre bassa altri 220 satelliti per un totale di 648.
OneWeb ha ringraziato SpaceX per il supporto, specificando che le due aziende non sono in competizione. La costellazione di OneWeb servirà governi e aziende, mentre il servizio Starlink di SpaceX viene offerto agli utenti privati.
Tra l’altro la copertura del servizio di OneWeb è più limitata. Al momento sono stati avviati i test per alcuni paesi che si trovano sopra il 50esimo parallelo nord (Canada, Alaska e Regno Unito). Non è noto al momento se i lanci verranno effettuati con i razzi Falcon 9 o Falcon Heavy.