Fort Worth (USA) – L’azienda americana che si sta occupando del progettone ne parla come di uno strumento che rafforza l’amicizia tra USA e Russia, ma la pubblicazione online di un immenso archivio di materiale visuale e fotografico di epoca sovietica ha anche un importante rilievo storico.
Già, perché la società Abamedia ha ottenuto di poter lavorare sulla pubblicazione in rete di materiali tratti da un archivio di un milione di immagini e 38mila pellicole che fino ad oggi sono state disponibili solo per personale autorizzato dal Cremlino.
Si tratta di materiale, dunque, pressoché inedito. “Queste sono immagini che ritraggono importanti eventi – ha spiegato il presidente di Abamedia, J. Mitchell Johnson – che la maggior parte della gente non ha mai visto. I sovietici avevano distaccamenti in tutto il mondo e hanno dunque una copertura anche degli stessi eventi ma da una prospettiva diversa”.
Il materiale arriva dall’archivio fotografico di Krasnogorsk, sede della società documentale russa di Stato. Il materiale più “antico” risale all’incoronazione dello zar Nicola II nel 1896. E Abamedia può ora contare su un contratto ventennale per l’utilizzo delle immagini. Altri materiali arrivano dagli archivi di Stato a Mosca, e comprendono anche pellicole sulle attività aerospaziali e 900 fotografie della missione di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio.
L’idea di Abamedia è di utilizzare il servizio pubblico televisivo per la diffusione di una selezione delle immagini e di presentare l’archivio anche attraverso l’accesso gratuito via internet ad una grande quantità di documenti.
E mentre prosegue l’attività di classificazione e catalogazione dei documenti, agli utenti web è offerto l’accesso a 25mila pellicole in russo e a 5mila in inglese. Moltissime le immagini già online , comprensive di materiale propagandistico sovietico e di alcuni passi dei diari della dinastia dei Romanov.
A quanto pare, Abamedia, che ha ricevuto finanziamenti privati, può contare anche sulla collaborazione di numerosi impiegati governativi russi. Il lavoro sarà altresì finanziato dalle entrate che l’azienda spera di realizzare dando in licenza il materiale più esclusivo ai network televisivi commerciali, agli editori o alle agenzie di pubblicità.