Intraprendenti startup del web cercano di mettere a frutto – e soprattutto monetizzare – la loro expertise nel campo della manipolazione fotografica avanzata: se Fotowoosh regala la terza dimensione a piatte rappresentazioni in 2D, l’ultima a lanciarsi nel settore, la società californiana VisualSize Inc. , punta su un approccio molto più concreto, un servizio di Misurazioni 3D da fotografie digitali , “basato su una ricostruzione stereoscopica automatica in tre dimensioni”.
Il sito web dal quale i clienti potranno accedere al servizio non è ancora pronto, ma TechCrunch ne fornisce comunque i primi dettagli : per effettuare le misurazioni sarà necessario possedere due foto della stessa scena ripresa da due angolazioni diverse. L’algoritmo intelligente di VisualSize lavorerà sulle due immagini, estrapolando i punti fondamentali degli oggetti raffigurati e identificando di conseguenza le corrispondenze tra le foto.
Tali corrispondenze verranno in secondo tempo utilizzate per calcolare le coordinate spaziali per la posizione dell’obiettivo , ricostruendo quella che dovrebbe essere la posizione degli oggetti nella scena in tre dimensioni estrapolata dalle foto. Attraverso questo procedimento, VisualSize sostiene di essere in grado di rappresentare la lunghezza, l’angolo, l’area e il volume della scena con un alto livello di accuratezza, con un margine di errore previsto tra lo 0,1% e il 5% a seconda dei casi.
Ma a che pro una ricostruzione 3D partendo da foto? TechCrunch sostiene il “valore commerciale” dell’iniziativa, una volta che essa sarà uscita dall’attuale stato di pre-alpha . Al contrario ad esempio del suddetto Fotowoosh, che si limita ad aggiungere un interessante “effetto speciale” a contenuti sostanzialmente privi di interesse pratico, il morphing di VisualSize potrebbe venire profittevolmente impiegato in ambiti come quello delle ristrutturazioni di interni , design di abitazioni, richieste di assicurazione, investigazioni criminali, pianificazione militare e via di questo passo.
VisualSize è nata dall’idea dei professori universitari californiani Yuan-fang Wang e Ping Liang, che oltre a fornire il servizio di morphing direttamente sul sito web, hanno previsto la possibilità di sfruttare un’apposita API per sviluppare applicazioni integranti il suddetto, previo pagamento di obolo.
Alfonso Maruccia