Dopo oltre due anni di discussioni, la legge che dovrebbe proteggere i minori su Internet (Online Safety Act), ha ricevuto l’assenso reale. Il compito di effettuare i controlli è stato affidato a Ofcom (equivalente all’italiana AGCOM). L’autorità stabilirà ora le regole che le piattaforme online dovranno rispettare per evitare pensanti sanzioni (e anche l’arresto dei dirigenti).
Rischio per la privacy degli utenti
Online Safety Act è simile al Digital Services Act approvato in Europa, ma prevede obblighi specifici per le piattaforme online con riferimento alla protezione dei minori. In seguito all’ordine ricevuto da Ofcom, i fornitori dei servizi devono rimuovere tutti i contenuti pericolosi per i più piccoli, tra cui quelli che incitano a suicidio, autolesionismo, violenza e bullismo.
I social media saranno direttamente responsabili dei cosiddetti CSAM (Child Sexual Abuse Material), inclusi quelli generati dall’intelligenza artificiale (secondo il report di Internet Watch Foundation, le immagini IA con bambini sono in aumento). Devono essere anche implementati dì sistemi efficaci per la verifica dell’età. L’azienda che non rispetta le regole rischia sanzioni elevate (miliardi di sterline) e i dirigenti possono finire in prigione.
L’applicazione della legge non sarà immediata. Ofcom stabilirà le regole seguendo un approccio a tre fasi. La legge è stata fortemente criticata da Meta (WhatsApp), Signal e Apple (iMessage). La ricerca di CSAM nei messaggi è possibile solo disattivando la crittografia end-to-end e quindi violando la privacy degli utenti.
La prima versione della legge prevedeva l’obbligo della scansione. Nella versione approvata è invece scritto che Ofcom potrebbe chiedere l’accesso ai messaggi solo quando sarà disponibile una tecnologia adeguata (senza disattivare la crittografia end-to-end). Meta, Signal e Apple hanno minacciato di lasciare il Regno Unito, se verranno obbligate da Ofcom.