Le Onlus possono conoscere i nomi dei donatori

Le Onlus possono conoscere i nomi dei donatori

Il Garante della Privacy ha dichiarato che le Onlus possono conoscere i nomi dei contribuenti che hanno donato il 5 per mille, ma serve una legge.
Le Onlus possono conoscere i nomi dei donatori
Il Garante della Privacy ha dichiarato che le Onlus possono conoscere i nomi dei contribuenti che hanno donato il 5 per mille, ma serve una legge.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha comunicato che le Onlus possono chiedere i nomi dei donatori, ma è necessaria una norma di legge che stabilisca le modalità di rilascio e gestione dei dati. La decisione dell’autorità è stata sollecitata da alcune associazioni no profit che vogliono inviare ai contribuenti un rendiconto delle attività finanziate con il 5 per mille dell’IRPEF.

Otto associazioni (ActionAid, AISM, Emergency, FAI, AIRC, Fondazione Telethon, Lega del Filo d’Oro e Save the Children Italia) hanno scritto al Garante della Privacy (e per conoscenza all’Agenzia delle Entrate) per avere informazioni sulla possibilità di contattare i contribuenti che hanno donato il 5 per mille dell’IRPEF. Le Onlus devono pubblicare sul sito web le somme ricevute, ma vorrebbero “avviare un dialogo con il proprio donatore“, in modo da consentirgli di verificare l’affidabilità e la responsabilità dell’ente prescelto.

I firmatari della richiesta suggeriscono di aggiungere un apposito consenso informato sul modulo di destinazione del 5 per mille, attraverso il quale i contribuenti possono comunicare i loro dati che verranno successivamente utilizzati per l’invio della rendicontazione dei progetti finanziati.

Il Garante della Privacy ritiene che le Onlus possono conoscere i nomi dei donatori, ma occorre “un intervento normativo che consideri presupposti, modalità e limiti dell’operazione“. L’eventuale nuova legge o emendamento ad una legge già in vigore deve tuttavia considerare alcuni aspetti critici, tra cui le modalità di contatto da parte delle associazioni, i compiti dell’Agenzia delle Entrate, la possibile discriminazione delle Onlus minori, i tempi di conservazione dei dati e la revoca del consenso in qualsiasi momento.

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Pubblicato il
22 dic 2021
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