Le Nazioni Unite vogliono estendere il sistema di allerta meteo a tutto il mondo entro cinque anni. Il compito di raggiungere questo obiettivo è stato affidato alla WMO (Organizzazione meteorologica mondiale), un’agenzia dell’ONU istituita nel 1950. Il cosiddetto Early Warning System è assolutamente necessario per salvare vite umane, considerati gli evidenti cambiamenti climatici in atto.
Early Warning System: monitoraggio in tempo reale
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha sottolineato che il riscaldamento globale causerà un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi atmosferici estremi. È quindi necessario fornire informazioni a tutti gli abitanti della Terra sull’arrivo di tempeste, inondazioni, incendi, ondate di caldo e siccità. Oggi un terzo delle persone sul pianeta (il 60% in Africa), soprattutto nei paesi in via di sviluppo, non sono coperti da un sistema di allerta preventiva.
Secondo un report della WMO, negli ultimi 50 anni il numero di disastri correlati ai cambiamenti climatici è aumento di un fattore cinque. Grazie ai sistemi di allerta meteo e a migliori previsioni del tempo, il numero di vite perse è diminuito di tre volte. Per questo motivo è previsto un investimento di 1,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
Sono sufficienti solo 24 ore di preavviso per ridurre i danni del 30% e risparmiare fino a 16 miliardi di dollari all’anno per i successivi interventi di ricostruzione. Guterres ha chiesto alla WMO di presentare un piano di azione alla prossima conferenza sul clima che si terrà in Egitto a novembre.
Il sistema di allerta è basato sui dati relativi ad eventi passati e su quelli registrati in tempo reale. Queste informazioni permettono di creare modelli matematici complessi per la previsione di tempeste, inondazioni e altri eventi atmosferici estremi. Viene quindi diramato un avviso sia ai cittadini (ad esempio su smartphone o TV) per trovare riparo e ai governi per attuare le necessarie misure.