Roma – Sono penetrati nei sistemi informatici degli esperti russi dei Kaspersy Labs e vi hanno trovato tutti gli indirizzi email degli iscritti ad una mailing list che distribuisce segnalazioni antivirus. A quegli iscritti, poi, hanno inviato un messaggio che sembra spedito da Kaspersky e che contiene il worm di cui lo stesso messaggio si occupa.
Rimangono al momento ignoti gli autori di un atto di cracking che sembra piuttosto una beffa ai danni di un celebre produttore di antivirus, Kaspersky Labs appunto.
Il messaggio, che finge di essere un avvertimento contro la diffusione del worm Braid, un codice malevolo che non ha avuto grande diffusione internazionale e solo poche migliaia di segnalazioni in Europa, in effetti era pensato per infettare con Braid gli utenti della mailing list.
Con un comunicato che tradisce un certo imbarazzo Eugene Kaspersky, fondatore dell’azienda, ha spiegato che al momento “stiamo lavorando per individuare chi ha attaccato e stiamo prendendo tutte le misure necessarie a far sì che questo non accada mai più in futuro”. Va detto che al momento non si hanno notizie di utenti dei Kaspersky effettivamente infettati da Braid.