Office 2007 non gestisce correttamente lo standard ISO/IEC 29500 , né secondo lo STRICT model e neppure per quello TRANSITIONAL . Il problema sarebbero le ultime modifiche apportate al formato, nel corso del BRM tenutosi alla fine dello scorso febbraio, e ora occorre che Microsoft provveda a rilasciare una patch per le sue applicazioni, affinché si adeguino alle novità.
Lo annuncia Alex Brown , responsabile della commissione che si occupa della gestione del neonato standard su OOXML. Sul suo blog, Brown racconta di aver messo alla prova un semplice documento docx seguendo le più recenti linee guida su ISO/IEC 29500, ma non è stato possibile validare il codice secondo i parametri di riferimento. Il risultato è stato invece un file contenente circa 122mila warning per la versione più ortodossa del modello, e 84 problemi riscontrati nella modalità più permissiva.
Nel primo caso si tratta di tutte le modifiche subite da OOXML per sottostare ad altri e precedenti standard ISO, ad esempio per il formato della data o il Vector Markup Language ( VML ). Nell’altro si tratta per lo più di errori veniali, ad esempio perché i campi di una variabile sono riempiti da valori non più ammessi: on e off in luogo di true e false , e così via.
Per Brown, è dunque necessario che Microsoft decida di aggiornare il suo software: “I documenti Word generati dall’attuale versione di MS Office 2007 non sono conformi a ISO/IEC 29500”. Per risolvere il problema, occorrerà secondo l’esperto una modifica del codice dell’applicazione : un intervento massiccio nel caso si voglia arrivare alla validazione STRICT , un lavoro meno complesso se ci si accontentasse di quella TRANSITIONAL . Un obiettivo che per Brown sarebbe a portata di mano , viste le capacità di Microsoft, e che dovrebbe essere nelle mire dell’azienda di Redmond oggi come in futuro.
OOXML dunque non è del tutto compatibile con il nuovo standard ISO. Sulle pagine di Groklaw ci si domanda polemicamente: “Ma la procedura fast track non doveva servire per gli standard già implementati?”. L’unica è augurarsi che Microsoft decida di intervenire quanto prima per risolvere il problema, ma è lo stesso Brown, su ZDNet UK , a rimangiarsi in parte le sue stesse speranze: “La domanda dentro la domanda, che sta animando molto del dibattito su OOXML, sembra essere: Microsoft farà davvero quanto ha promesso? Non resta che aspettare di vederlo”.
Tra gli scettici c’è anche Tim Bray , creatore del formato XML: “Credo che si dimostreranno interessati agli incontri per discutere le modifiche (Microsoft, ndr), ma finiranno per essere incontri secondari e non manderanno nessuno di importante”. Per Bray, “tutto quello che Microsoft voleva era il timbro di approvazione ISO da usare come strumento di marketing”. E conclude colorito: “Come vi ha sempre detto la mamma, quando hanno avuto quello che volevano da voi probabilmente non vi richiameranno la mattina dopo”.
Luca Annunziata