Open App Markets: nuovo pericolo per Apple e Google

Open App Markets: nuovo pericolo per Apple e Google

Una nuova proposta di legge negli Stati Uniti prevede la scelta di app store e sistemi di pagamento diversi da quelli di Apple e Google.
Open App Markets: nuovo pericolo per Apple e Google
Una nuova proposta di legge negli Stati Uniti prevede la scelta di app store e sistemi di pagamento diversi da quelli di Apple e Google.

Ennesimo attacco della politica statunitense contro Apple e Google, dopo l’approvazione delle sei leggi antitrust. Tre senatori (due democratici e un repubblicano) hanno presentato la proposta di legge Open App Markets Act per porre fine alle condotte anticoncorrenziali delle due aziende, consentendo l’uso di store alternativi e sistemi di pagamenti in-app di terze parti.

Tre senatori USA chiedono la fine del monopolio

Gli obiettivi principali della proposta di legge, presentata da Richard Blumenthal, Marsha Blackburn e Amy Klobuchar, sono due: garantire la competizione e offrire maggiori scelte agli utenti. I tre senatori affermano che Apple e Google mantengono il controllo della distribuzione delle app, obbligando gli sviluppatori ad utilizzare i loro store e quindi i loro sistemi di pagamento (in realtà ciò è vero solo per Apple, ndr).

Open App Markets Act prevede quindi il divieto di imporre l’uso di uno store proprietario per la distribuzione delle app e dei sistemi di pagamento in-app forniti da Apple e Google. Gli sviluppatori iOS dovrebbero avere la possibilità di utilizzare store alternativi, mentre gli utenti dovrebbero avere la possibilità di effettuare il sideloading delle app. Apple e Google non dovrebbero mettere in atto azioni punitive per gli sviluppatori e non dovrebbero dare maggiore risalto alle loro app rispetto a quelle dei concorrenti.

Infine, la proposta di legge prevede che gli utenti possano installare un app store alternativi e rimuovere le app preinstallate sui loro dispositivi. I tre senatori hanno ricevuto l’appoggio di molte organizzazioni, tra cui Electronic Frontier Foundation, Consumer Reports e Coalition for App Fairness.

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Pubblicato il
12 ago 2021
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