Apple deve ancora commentare ma non rimarrà a lungo indifferente: in queste ore sta conquistando l’interesse di molti in rete una curiosa offerta realizzata da Psystar, azienda che parrebbe proporre un Open Computer , spacciato come sistema Mac-ready e Mac-oriented con tanto di Leopard , una macchina che, però, non esce dai labs di Apple.
Il traffico verso il sito Psystar è così sostenuto mentre scriviamo che è assai difficile accedervi. Ad ogni modo, molte fonti vanno ai dettagli dell’offerta Psystar, che si comporrebbe nello specifico di un processore Intel Core 2 Duo da 2,2 GHz, supporto grafico Intel GMA 950 e 2 giga di DDR2 667, con possibilità di upgrade dei componenti .
In una nota pubblicata sul claudicante sito del produttore della Florida si giustifica la proposizione di questa “opportunità” con la possibilità di avere un Mac a prezzo scontato . “Perché spendere 1999 dollari – scrive Psystar – per ottenere l’ultimo costoso computer Apple con una scheda video decente, quando si può pagare meno di un quarto di quella cifra per un desktop altrettanto fico e compatto e con lo stesso hardware? Talvolta re-inventare la ruota si dimostra una bella idea”.
Il prezzo di OpenMac si aggira attorno ai 400 dollari , suscettibile di variazione se si vuole rimpiazzare l’hardware proposto con qualcosa di più performante, come le ultime schede grafiche NVidia. Ma bisogna tirar fuori altri 155 dollari se si intende appropriarsene mettendoci sopra Leopard supportato dall’emulatore EFI V8. Una scelta per molti versi opinabile: la stessa Psystar avverte che futuri aggiornamenti del sistema operativo potrebbero rendere OpenMac “non funzionante”.
È però difficile credere che l’esperimento di Psystar duri a lungo, almeno in questa forma: l’idiosincrasia di Steve Jobs per i cloni del Mac è nota. Inoltre Apple avrà notato l’enorme movimento suscitato nelle ultime ore dall’offerta: molti si attendono un suo prossimo intervento già nelle prossime ore, per impedire che Leopard e le sue tecnologie girino sul mercato in modo non esplicitamente autorizzato da Cupertino.