Open Mac: contrordine, è tutto vero

Open Mac: contrordine, è tutto vero

La società della Florida pronta a consegnare i cloni Apple sarebbe viva e attiva. E i primi esemplari dovrebbero raggiungere le case degli acquirenti in queste ore
La società della Florida pronta a consegnare i cloni Apple sarebbe viva e attiva. E i primi esemplari dovrebbero raggiungere le case degli acquirenti in queste ore

Manca ancora la conferma ufficiale, ma sembra proprio che Psystar – l’azienda di Miami che ha lanciato sul mercato i primi cloni Mac da dieci anni a questa parte – faccia sul serio. Per niente intimorito dal chiacchiericcio della rete, per niente turbato dalle accuse di truffa, uno dei proprietari dell’azienda (che apparterebbe a due noti imprenditori locali) si è fatto avanti per confermare che va tutto bene e che le consegne inizieranno presto. Nonostante i disguidi coi pagamenti.

Rudy Pedraza , CEO di Psystar, è stato raggiunto al telefono da Forbes , e alla rivista ha spiegato che la sua è una iniziativa rispettabile, lecita, e che nessuno intende rubare i soldi a nessuno. Le piccole incomprensioni sull’indirizzo fisico a cui reperire l’azienda sono state dovute alla semplice necessità di cambiare in fretta e furia la sede operativa, per fare fronte all’incredibile domanda per il nuovo prodotto appena lanciato. Nessun veto di Apple, nessuna truffa in agguato : solo un problema di tipo organizzativo ha rallentato la raccolta degli ordini.

A quanto pare, infatti, la chiusura per alcune ore del sito, uno degli avvenimenti che negli scorsi giorni aveva messo maggiormente in allarme i clienti del nuovo marchio, era dovuta ad un improvviso rifiuto dell’azienda incaricata di gestire le transazioni con carta di credito: Powerpay si sarebbe rifiutata di proseguire nella collaborazione, dopo aver scoperto la natura della merce posta in vendita . Secondo Powerpay, Open Computer con Mac OS X violerebbe la licenza del sistema operativo Apple: di qui la decisione di rescindere ogni contratto di collaborazione.

Ora, comunque, ogni problema è stato risolto: “Abbiamo migliaia di macchine da assemblare e consegnare” spiega Pedraza. Un comunicato apparso sul sito della sua azienda spiega che sono partite le spedizioni per gli ordini effettuati la settimana del 7 aprile, e che sono in lavorazione quelli dei sette giorni successivi. Per i pagamenti ora Psystar usufruisce dei servizi di PayPal, e diversi utenti segnalano di essere riusciti a completare l’ordine con successo.

Nel frattempo, arriverebbero le prime conferme anche sull’effettiva partenza delle spedizioni dei primi ordini. Qualcuno , su Engadget , racconta di aver ricevuto i dati sulla spedizione , ma mancano ancora informazioni precise sull’effettiva consegna del prodotto. C’è anche chi si è preso la briga di andare a scovare fisicamente l’azienda al nuovo indirizzo, comunicato sul sito: pare che questa volta gli uffici ci siano e siano in attività.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
23 apr 2008
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