L’ Open Source Hardware Association (OSHWA) ha proposto un logo per identificare univocamente l’hardware open source ormai un anno e mezzo fa, ma adesso Open Source Initiative (OSI) sembra avere qualche dubbio a riguardo.
OSI ha storto la bocca per la somiglianza del simbolo scelto con il proprio marchio : il logo riproduce un congegno scelto tramite una gara che ha coinvolto l’intera community open source di OSHWA.
Entrambi i simboli, in effetti, hanno una forma quasi ad anfiteatro sopra la scritta “Open Source”: l’unica differenza è che nel logo che si completa con la scritta “Initiative” è una forma verde, mentre in quello con la parola “hardware” è blu e ha alcuni particolari che fanno apparire il semicerchio come un ingranaggio.
L’associazione che rappresenta la comunità dell’hardware open source afferma di essere ancora in fase di formalizzazione, per cui il comitato di fondatori ritiene di non avere l’autorità, da solo, per decidere sul da farsi e ha così stabilito di sottoporre le varie alternative alla community : da un lato vi è la possibilità di ottenere in licenza da OSI il marchio conteso, dall’altra quella di continuare ad utilizzarlo ignorandola.
Nel caso della prima opzione OSI ha già fatto sapere di essere disposta a concederlo gratuitamente, ma ciò la lascerebbe in ogni caso in controllo del logo; con la seconda opzione entrerebbe in rotta di collisione con l’altra associazione open source.
La terza via è forse quella più diplomatica: trovare un nuovo logo, coinvolgendo nuovamente la comunità ed evitando lo scontro o una convivenza fin troppo stretta.
Claudio Tamburrino