Il CEO Sam Altman cerca partner e finanziatori per la realizzazione di fabbriche in modo da incrementare la produzione di chip IA. L’azienda britannica Graphcore cerca invece fondi per coprire le perdite. Tra i possibili acquirenti c’è proprio OpenAI che, nel frattempo, ha raggiunto una valutazione di 80 miliardi di dollari.
OpenAI acquisirà Graphcore?
Secondo le fonti del Telegraph, l’azienda di Bristol fondata nel 2016 deve coprire le pesanti perdite degli ultimi anni. Gli investitori senior hanno aumentato significativamente il valore delle loro partecipazioni, pertanto l’eventuale prezzo di acquisto supera i 500 milioni di dollari.
Graphcore sviluppati i chip Bow IPU (Intelligence Processing Unit) che offrono un elevato parallelismo in grado di velocizzare l’esecuzione dei calcoli di intelligenza artificiale. I chip sono installati in numero variabile nei sistemi Bow Pod.
L’eventuale acquisizione da parte di un’azienda straniera dovrà essere probabilmente approvata dal governo, in quanto ci sono possibili vincoli legati alla sicurezza nazionale. Tra i potenziali acquirenti ci sarebbero ARM (che ha già smentito), SoftBank e OpenAI. Tra gli investitori c’è Microsoft, quindi potrebbe “favorire” la transazione finanziaria con l’azienda guidata da Sam Altman.
Le vendite dei chip di Graphcore sono diminuite nel 2023 anche a causa della chiusura delle attività in Cina, conseguente alle restrizioni sulle esportazioni imposte dagli Stati Uniti. L’azienda ha già licenziato dipendenti e chiuso gli uffici in altri paesi per ridurre i costi, ma è alla ricerca di nuova liquidità.
OpenAI ha intanto sottoscritto un accordo in vista di un’eventuale OPA (Offerta Pubblica di Acquisto). I dipendenti hanno accettato di incassare le loro azioni per un valore complessivo superiore a 80 miliardi di dollari.