Successivamente alla presentazione di GPT-4 dello scorso marzo 2023 in rete il pubblico ha iniziato a discutere immediatamente su GPT-5 e sul futuro del modello di linguaggio firmato OpenAI. Elon Musk e altri esperti stanno spingendo per l’arresto dello sviluppo dell’IA “per almeno sei mesi” con l’intento di coinvolgere maggiormente gli attori pubblici in un dialogo approfondito sull’intelligenza artificiale e sui suoi rischi e benefici.
A quanto pare, il CEO di OpenAI, Sam Altman, sembra avere ascoltato attentamente questa richiesta: durante un recente evento al MIT, infatti, ha affermato che la società non sta lavorando su GPT-5 proprio commentando la lettera pubblicata dal Future of Life Institute.
Niente GPT-5 “per un po’ di tempo”
Parte dell’intervento di Altman è recuperabile su YouTube e, in tale contesto, egli ha spiegato che nel documento “manca la maggior parte delle sfumature tecniche” riguardanti la necessità di una pausa, svelando al contempo che OpenAI non sta addestrando GPT-5 e non lo farà “per un po’ di tempo”.
Ciononostante, Altman non esclude l’espansione delle capacità di GPT-4 dopo avere instaurato il tanto desiderato dialogo sulla sicurezza delle IA e sul futuro del settore:
“Stiamo facendo altre cose oltre a GPT-4 che penso abbiano tutti i tipi di problemi di sicurezza che è importante affrontare e che sono stati totalmente esclusi dalla lettera.”
Per Altman, in breve, il dibattito sulla sicurezza delle IA è una “sfida significativa” che non va ignorata o sottovalutata. Esistono buone argomentazioni e anche altre cattive, da valutare con la medesima attenzione al fine di garantire lo sviluppo corretto degli strumenti di ultima generazione.