Detto, fatto: OpenAI Dublin è il quartier generale europeo allestito dall’organizzazione statunitense che ha dato i natali, tra le altre cose, ai modelli GPT, DALL-E e al servizio ChatGPT. Una mossa preannunciata nei mesi scorsi, in qualche modo necessaria per la realtà guidata da Sam Altman, anche e soprattutto per stringere e consolidare i rapporti con le istituzioni e i legislatori del vecchio continente, al momento non certo privi di tensioni.
Sam Altman inaugura OpenAI Dublin
La sede è stata inaugurata nella capitale irlandese (nonostante l’ipotesi iniziale puntasse dritta alla Francia), dove entro fine anno sarà operativo un team che si occuperà delle questioni inerenti ai territori che si trovano da questa parte dell’oceano, anche dal punto di vista legale. Già confermata l’intenzione di supportare la National AI Strategy locale, nonché di fornire appoggio a industria, startup e ricercatori.
Le parole del CEO e co-fondatore, Sam Altman, lasciano intuire un ulteriore piano di espansione in Europa per il futuro di OpenAI.
L’Irlanda unisce una forza lavoro di talento con il supporto all’innovazione e alla crescita aziendale responsabile. Siamo entusiasti di questa nuova collaborazione, mentre ci espandiamo in Europa.
Archiviata una fase caratterizzata da una repentina crescita fatta registrare sul fronte tecnologico, l’organizzazione si vede ora quasi costretta a concentrare sforzi e risorse su altri aspetti del proprio business, incluso quello che passa dall’instaurazione di relazioni diplomatiche. L’apertura del quartier generale di Dublino sembra rientrare appieno in questa visione.
Ricordiamo che per il 6 novembre è stata messa in calendario la prima conferenza rivolta agli sviluppatori. Andrà in scena a San Francisco e sarà trasmessa in streaming. Un evento durante il quale sarà possibile capire come gli addetti ai lavori potranno far leva sugli strumenti attualmente disponibili (dai modelli IA a servizi come ChatGPT, inclusa la sua nuova incarnazione Enterprise) e su quelli che arriveranno in futuro.