OpenAI e Microsoft: denuncia per violazione copyright

OpenAI e Microsoft: denuncia per violazione copyright

OpenAI e Microsoft hanno ricevuto una nuova denuncia per violazione di copyright, stavolta dal Center for Investigative Reporting.
OpenAI e Microsoft: denuncia per violazione copyright
OpenAI e Microsoft hanno ricevuto una nuova denuncia per violazione di copyright, stavolta dal Center for Investigative Reporting.

Ennesima denuncia nei confronti di OpenAI e Microsoft. L’accusa è sempre quella di aver utilizzato i contenuti pubblicati online per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale generativa. La violazione del copyright è stata evidenziata da The Center for Investigative Reporting, la più vecchia organizzazione giornalistica senza scopo di lucro degli Stati Uniti. Quasi contemporaneamente, l’azienda guidata da Sam Altman ha sottoscritto un accordo con TIME.

Nessuna autorizzazione o compenso

Il contenuto della denuncia è praticamente identico a quello di altre denunce presentate da New York Times, Chicago Tribune, New York Daily News, Denver Post, The Intercept, AlterNet e Raw Story. Secondo The Center for Investigative Reporting, OpenAI e il suo principale azionista Microsoft hanno violato il Copyright Act e il Digital Millennium Copyright Act.

Per addestrare i modelli GPT usati da ChatGPT e Copilot sono stati utilizzati database creati attraverso lo scraping di materiale protetto dal diritto d’autore. In questo caso si tratta dei contenuti del magazine Mother Jones, pubblicato online dal Center for Investigative Reporting dal 1993.

L’organizzazione ha accusato OpenAI e Microsoft di aver “rubato” gli articoli senza chiedere l’autorizzazione o pagare le royalties, come fanno altre aziende che accedono ai contenuti tramite accordi di licenza. Monika Bauerlein, CEO del Center for Investigative Reporting, ha dichiarato:

Le aziende a scopo di lucro come OpenAI e Microsoft non possono semplicemente trattare il lavoro degli editori non-profit e indipendenti come materia prima gratuita per i loro prodotti. Se questa pratica non viene fermata, l’accesso del pubblico a informazioni veritiere sarà limitato ai riassunti generati dall’intelligenza artificiale.

Al momento non risultano commenti da parte di OpenAI e Microsoft. L’azienda guidata da Sam Altman ha sottoscritto accordi di licenza con diversi editori per l’uso dei loro articoli, tra cui News Corp, Axel Springer, The Financial Times, The Atlantic, Vox Media, The Associated Press e TIME.

Fonte: Mother Jones
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Pubblicato il
28 giu 2024
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