Il GPT Store era stato annunciato l’anno scorso durante la prima conferenza annuale degli sviluppatori di OpenAI, il DevDay. Il lancio stato posticipato a dicembre, quasi certamente a causa del cambio di leadership avvenuto a novembre (con la cacciata dal “paradiso” di Sam Altman). Ma l’attesa è finita.
Il GPT Store di OpenAI si prepara al debutto
L’inaugurazione ufficiale del negozio online, dove gli utenti potranno condividere agenti AI personalizzati basati sui modelli linguistici di OpenAI, è prevista per la prossima settimana. OpenAI l’ha comunicato tramite e-mail ai GPT Builders, ovvero agli sviluppatori registrati sulla piattaforma. Nella e-mail, OpenAI ricorda agli sviluppatori di verificare la conformità dei loro GPT alle linee guida, e a pubblicarli sul GPT Store, dove potranno essere venduti e condivisi con altri utenti.
I GPT dunque, consentono di realizzare con facilità agenti conversazionali customizzati, senza bisogno di competenze tecniche particolari.
Creare i GPT store sarà facile come bere un bicchier d’acqua
I GPT non richiedono alcuna competenza di programmazione e possono essere realizzati in modalità basic o avanzata, in base alle esigenze dello sviluppatore. Ad esempio, si può addestrare un bot su libri di cucina in modo che risponda a domande sugli ingredienti di ricette specifiche. Oppure, si può caricare il codice proprietario di un’azienda per generare codice coerente con gli standard interni.
La creazione è semplice: basta descrivere in linguaggio naturale le funzionalità desiderate per il proprio GPT e lo strumento OpenAI GPT Builder si occuperà di generare il corrispondente chatbot alimentato da intelligenza artificiale.
Ci sarà un piano di monetizzazione?
Non è ancora noto se il GPT Store includerà fin da subito un sistema di revenue sharing per gli sviluppatori. Lo scorso novembre, Altman e il CTO Mira Murati avevano dichiarato a TechCrunch che non c’era ancora un piano definito per la monetizzazione dei GPT. Inoltre, l’email che annuncia l’imminente lancio del negozio online non fa alcun riferimento a eventuali guadagni per gli sviluppatori.
Al momento quindi non è chiaro se e in che misura i creatori di GPT potranno trarre profitto dalla vendita dei loro agenti AI sulla piattaforma OpenAI. Bisognerà attendere il lancio ufficiale per capire se verranno introdotte forme di compenso e condivisione dei ricavi con gli sviluppatori registrati.
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