OpenAI e Microsoft sono state denunciate da uno studio di avvocati per conto di 16 cittadini statunitensi. L’accusa nei confronti delle due aziende è aver utilizzato dati personali senza autorizzazione, avviso e compenso, violando diversi leggi sulla privacy e sul copyright statali e nazionali. L’obiettivo è avviare una class action per bloccare l’uso dei dati e chiedere un risarcimento.
Denuncia per lo scraping
La denuncia, presentata ad un tribunale della California, evidenzia il modello di business di OpenAI e la stretta collaborazione con Microsoft (che ha investito miliardi di dollari nella tecnologia IA). Lo studio legale Clarkson afferma che l’addestramento di ChatGPT e DALL-E viene effettuato attraverso lo scraping di informazioni private di milioni di utenti.
Il “furto” (questo è il termine usato nella denuncia) di dati personali e protetti dal copyright avviene sia direttamente con ChatGPT e DALL-E che tramite le applicazioni basate sui modelli IA sviluppati da OpenAI. Per il loro addestramento vengono utilizzati miliardi di parole e immagini presenti su siti, blog, social media e altre fonti, senza nessuna autorizzazione.
Gli avvocati affermano che OpenAI ottiene immagini e posizione geografica da Snapchat, preferenze musicali da Spotify, informazioni finanziarie da Stripe, conversazioni private da Slack e Microsoft Teams. OpenAI avrebbe violato le leggi sulla privacy e il diritto d’autore. Microsoft avrebbe inoltre violato il Computer Fraud and Abuse Act, intercettando le comunicazioni degli utenti tramite app che integrano ChatGPT (ad esempio, Skype).
La class action ha un valore di 3 miliardi di dollari, considerando la quantità di dati raccolti e i profitti ottenuti da OpenAI e Microsoft. Oltre al risarcimento, il team legale chiede anche un’ingiunzione per bloccare lo sviluppo di ChatGPT e DALL-E finché non verranno implementati alcuni cambiamenti, tra cui la cancellazione di tutti i dati personali.
Aggiornamento (12/07/2023): lo studio legale ha presentato un’analoga denuncia contro Google (che ha confermato di usare i dati degli utenti per addestrare il chatbot Bard).