L’organizzazione OpenAI, già responsabile tra le altre cose di ChatGPT, sarebbe pronta a rilasciare un nuovo modello IA open source. A riportarlo è la redazione del sito The Information, citando una fonte a conoscenza dell’iniziativa, ma per ovvie ragioni rimasta anonima. Utilizzare il condizionale al momento è d’obbligo, in attesa di conferme (o di smentite) da parte della società stessa.
Un modello IA open source in arrivo da OpenAI?
Si tratterebbe di un LLM (Large Language Model) dalle caratteristiche ancora non rese note nel dettaglio, comunque ritenuto in grado di offrire prestazioni e accuratezza almeno inizialmente non paragonabili a quelle di GPT-4, alla base tra le altre cose del nuovo Bing di Microsoft.
Una mossa da confermare come in risposta a quanto svelato, ad esempio, a fine febbraio da Meta, con la presentazione di LLaMA (Large Language Model Meta AI) un modello di linguaggio di grandi dimensioni proprio dalla natura open source, sulla base del quale gli accademici e gli sviluppatori di terze parti possono dar vita a servizi concorrenti dello stesso ChatGPT.
Si tratterebbe di una decisione quasi inevitabile per OpenAI e per gli altri big che operano nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Tra questi, anche Google. La scorsa settimana, una nota circolata internamente al gruppo di Mountain View ha testimoniato come i vertici dell’azienda siano consapevoli della necessità di agire diversamente rispetto a quanto fatto in passato, proprio in conseguenza al proliferare delle soluzioni aperte.
In parole povere, ci stanno doppiano. Nonostante i nostri modelli mantengano ancora un leggero vantaggio in termini di qualità, il divario si sta colmando in modo sorprendentemente rapido.
Insomma: se non li puoi battere, unisciti a loro. Non è stata resa nota alcuna tempistica per il possibile rilascio di un modello linguistico di tipo open source da parte della società guidata da Sam Altman.