OpenAI, nuovo agente AI autonomo Operator a gennaio 2025

OpenAI, nuovo agente AI autonomo Operator a gennaio 2025

OpenAI si prepara a lanciare Operator, un agente AI in grado di controllare i computer e operare in autonomia, previsto per gennaio 2025.
OpenAI, nuovo agente AI autonomo Operator a gennaio 2025
OpenAI si prepara a lanciare Operator, un agente AI in grado di controllare i computer e operare in autonomia, previsto per gennaio 2025.

OpenAI lancerà nei primi mesi del 2025 “Operator“, un agente AI in grado di controllare i computer ed eseguire compiti in completa autonomia. L’azienda presenterà inizialmente questo strumento innovativo come anteprima per i ricercatori e gli sviluppatori a gennaio.

In arrivo Operator, nuovo agente AI di OpenAI: che la sfida abbia inizio

La mossa di OpenAI accende ancor di più la competizione tra i colossi hi-tech impegnati nello sviluppo di agenti AI all’avanguardia. Anthropic ha da poco presentato la funzionalità “computer use“, che consente a Claude di compiere azioni umane come cliccare i pulsanti, muovere il mouse e scrivere testo. Anche Google sarebbe al lavoro per rilasciare la propria soluzione a dicembre. Proprio recentemente è trapelata un’anteprima dell’assistente di navigazione autonomo Jarvis.

La data del debutto di Operator per il grande pubblico rimane top secret, ma il suo sviluppo rappresenta una svolta epocale verso sistemi di AI capaci di interagire attivamente con le interfacce dei computer, non solo di elaborare testo e immagini.

Le ambizioni di OpenAI

Tutti i principali player dell’intelligenza artificiale hanno annunciato agenti autonomi rivoluzionari e OpenAI ci punta decisamente. In un recente AMA su Reddit, l’amministratore delegato Sam Altman ha dichiarato: “Avremo modelli sempre più potenti, ma credo che la vera svolta saranno gli agenti AI“. Kevin Weil, chief product officer, ha ribadito: “Il 2025 sarà l’anno del boom degli agenti AI“.

La corsa per monetizzare i modelli AI

I laboratori di intelligenza artificiale sono sotto pressione per generare profitti dai loro costosissimi modelli. I miglioramenti incrementali potrebbero infatti non bastare a giustificare prezzi più alti per gli utenti. La speranza è che gli agenti autonomi siano il prossimo prodotto di punta, un’innovazione di portata simile a ChatGPT che ripaghi gli enormi investimenti nello sviluppo dell’AI.

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Pubblicato il
14 nov 2024
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